Spese sanitarie | Novità importante per rimborso 730

L’Agenzia delle Entrate comunica una nuova data per la trasmissione di questi dati nel contesto delle dichiarazione dei redditi. Di cosa si tratta

novità sulle spese sanitarie in vista della dichiarazione redditi
Spese sanitarie (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ogni anno, sono circa due i periodi – se non i mesi – più caldi sul fronte tributario: tra maggio e giugno, e il secondo a novembre. Sono le settimane roventi dove si concentrano le ultime presentazioni delle dichiarazioni dei redditi e dove qualche ritardatario è in piena corsa, con il proprio patronato che lo assiste, a compilare gli ultimi ma indispensabili campi del modello 730. 

Pertanto, non c’è bisogno di controllare il calendario tributario del Fisco, non si è ancora aperta la stagione delle dichiarazioni. Come molti sanno però, l’istanza della trasmissione del reddito aleggia per tutti i dodici mesi, sia se si è lavoratori dipendenti, pensionati, proprietari di immobili e titolari di rendite; insomma, in possesso di un reddito e a maggior ragione con un nucleo familiare a carico.

Spese sanitarie, cosa ha comunicato l’Agenzia delle Entrate circa il rimborso 730

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Agenzia delle Entrate (Foto Adobe – pensioniora.it)

A dir poco, per tempo, si raccolgono e si mettono da parte tutti i documenti fiscali inerenti determinate spese effettuate a proprio nome o a nome di uno dei familiari a carico: scontrini, ricevute fiscali, fatture ecc. Meglio se le spese sostenute sono state tracciate con pagamenti elettronici. La ragione di tanto necessario zelo consiste nell’ottenimento del rimborso di una buona parte dei costi affrontati dal dichiarante.

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Non si parla soltanto di detrazioni, ma anche di un vero e proprio rimborso parziale delle somme (fino al tetto della franchigia) che consente in particolare a coloro che hanno a carico familiari privi di reddito autonomo o economicamente non autosufficienti, di avere l’opportunità di riempire il proprio salvadanaio a favore delle spese sull’istruzione e la cresciuta dei propri figli, ad esempio.

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Il riferimento principale e ampiamente conosciuto riguarda le spese sanitarie, ossia tutti i costi sostenuti per visite mediche al di fuori della completa convenzione del ticket sanitario nazionale, l’acquisto di farmaci e di dispositivi e apparecchiature sanitarie. Tutti importi che se giustificati con le “pezze d’appoggio” di fatture e ricevute permettono di accedere ad importanti sgravi fiscali. È di pochi giorni fa il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate che annuncia la proroga della presentazione delle spese sanitarie (appunto), utili alla definizione della dichiarazione precompilata 2023. Fissato al 31 gennaio, il termine è spostato al prossimo 22 febbraio. Una proroga utile anche alle categorie coinvolte come quella degli ottici, in forte difficoltà a rispettare la tempistica di invio dei dati relativi alle spese sanitarie.

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