Permesso lavoro per lutto | Per quali parenti vale

Alla morte di un nostro parente, se siamo dipendenti pubblici, possiamo chiedere un permesso di lavoro

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permesso lavorativo lutto (Foto Pixabay-pensioni.it)

Quando un nostro parente viene a mancare il sentimento non può non essere quello di una profonda tristezza d’animo. A questo dolore spesso bisogna fare spazio anche a vari adempimenti burocratici come l’organizzazione del funerale, la comunicazione del decesso al comune di residenza, la comunicazione di morte alle Poste o agli istituti bancari nel caso in cui il defunto avesse conti.

Tutti questi adempimenti richiedono tempi tecnici per poter essere affrontati e, sommando anche il dolore, ne scaturisce che il lutto e quello che lo accompagna richiedono tempo, sensibilità ed attenzione. Per questo motivo la Legge Italiana prevede la possibilità, per i lavoratori dipendenti, di richiedere un permesso per lutto dal lavoro specificando le modalità dell’esercizio di questo diritto.

Lutto e permesso lavorativo: ecco per quali parenti vale

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permesso lavorativo lutto (Foto Pixabay-pensioni.it)

In Italia ogni lavoratore dipendente ha diritto per legge a tre giorni lavorativi all’anno di permesso retribuito per lutto familiare. Questo vale per la morte del coniuge, di un parente entro il secondo grado o del convivente. Il lavoratore deve informare il datore di lavoro del lutto e dei giorni nei quali il permesso sarà utilizzato, che possono anche essere non consecutivi.

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Il dipendente deve allegare alla richiesta la documentazione apposita che dimostri la morte della persona o da dichiarazione sostitutiva, quando prevista. Il termine per poter usufruire del permesso è di sette giorni dal decesso. Tale permesso però non può essere richiesto per la morte di tutti i parenti ma solo di quelli che fanno parte del gruppo familiare.

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Ci riferiamo a genitori e figli, fratelli e sorelle, nipoti (figli dei figli) e nonni. Alcuni contratti collettivi nazionali prevedono la facoltà di chiedere il permesso anche per la morte di suocero, genero, cognata, zii, ecc. La normativa vigente prevede quindi tre giorni lavorativi di permesso l’anno per lutto; nel caso di lutti ulteriori molti CCNL.

Un datore di lavoro difficilmente rifiuterà la richiesta di assenza per lutto, anche se questa non è prevista della legge. E’ un buon consiglio da parte del lavoratore dare avviso il giorno stesso dell’evento, o al massimo il giorno successivo, per far sì che l’assenza non causi eccessivi problemi alle pur necessarie attività lavorative.

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