Novità sui rendimenti. La Banca d’Italia mette in guardia gli istituti di credito su aumenti dei costi sul conto corrente bancario
Le questioni finanziarie non sono mai semplici da spiegare. Tuttavia è bene che chiunque ne abbia cognizione, dato che il denaro degli italiani è affidato alle banche ed alle politiche finanziarie attraverso il conto corrente bancario. Fino a poco tempo fa, tenere un deposito bancario era diventato poco fruttuoso, dato che la Banca centrale europea aveva portato un negativo i tassi d’interesse. Ciò significava che la liquidità sul conto non avrebbe avuto rendimento. Dall’altro canto, erano rimasti invariati, anzi, erano cresciuti, i costi sui conti correnti bancari. Il che rendeva un conto corrente senza investimenti un’operazione a perdere.
La situazione è cambiata. Dallo scorso anno la Bce ha rialzato i tassi d’interesse sui depositi conto corrente. Tuttavia i clienti delle banche non hanno registrato aumenti sulla propria liquidità. Questo perché, come ha affermato Bankitalia, la maggior parte delle banche ha apportato modifiche al rialzo sui costi del conto corrente, ma non ha applicato i nuovi tassi d’interesse. La Banca d’Italia esorta gli istituti di credito a praticare politiche più corrette nei confronti dei clienti.
Conto corrente, l’aumento delle spese
Da indagini ad opera di Facile.it, si riscontra che dall’inizio dell’anno le spese dei conti correnti sono aumentate tra l’8% e il 26% rispetto al 2022, il che quivale a costi compresi tra 28 e 154 euro annui in più. Il che non va a ffatto a vantaggio dei clienti. Un’altro appunto alle banche che proviene anche dalle associazioni dei consumatori è che gli aumenti sono stati comunicati con pochissimo preavviso, insufficiente per chiudere il conto corrente ed eventualmente aprirlo presso un altro istituto.
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Ciò che è importante sapere è che al momento i tassi d’interesse sui depositi dei conti correnti bancari sono in positivo, e continuano a crescere. Il che dovrebbe corrispondere ad un aumento significatico dei rendimenti, specialmente per i depositi consistenti.
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Ed invece pare che nella maggior parte dei casi non sia stato così. Per questo Bankitalia intende “ripristinare l’equilibrio effettivo degli impegni originariamente assunti dall’intermediario e dal cliente”.
