Ora c’è questa importante novità per le pensioni di invalidità

La Corte di Cassazione ha emanato una importante sentenza che riguarda la pensione di invalidità per il 2023

pensione invalidità
novità pensione di invalidità 2023 (Foto Pixabay – pensioni.it)

Le persone che soffrono di una qualche disabilità più o meno grave sono una minoranza assolutamente da non trascurare nel nostro Paese. Molte di queste persone non riescono nemmeno a svolgere le azioni più comuni come lavarsi o mangiare da soli. Ovviamente lo Stato italiano non lascia da sole queste persone aiutandole con vari incentivi.

Senza ombra di dubbio la pensione di invalidità è la misura principe messa in campo dal governo per aiutare gli invalidi. Una importante sentenza della Corte di Cassazione facilita il percorso per ottenere vari aumenti in arrivo per chi attende tutti i mesi l’erogazione dell’assegno.

Pensione invalidità, la novità per il 2023

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novità pensione di invalidità 2023 (Foto Adobe – pensioni.it)

La Cassazione ha fissato i principi per il calcolo dei benefici dovuti alle vittime del dovere e del terrorismo. Nel dettaglio il trattamento di coloro che hanno subito il danno o ottenuto la liquidazione prima dell’entrata in vigore delle disposizioni attuali deve essere identica a quello di chi lo ha subito o ottenuto la liquidazione dopo. Tali benefici devono essere parametrati in percentuali medico legali.

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L’obiettivo perseguito dalla Cassazione è quello di ampliare ed estendere i benefici in favore delle vittime qualificate dal momento che agire diversamente esporrebbe il sistema in vigore a insuperabili rilievi di incostituzionalità per violazione dell’articolo 3 della Costituzione. Dunque sparisce la disparità di trattamenti liquidativi per una misura di stampo indennitario assistenziale a favore di persone nella medesima condizione di vittime del dovere o del terrorismo.

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Inoltre, a cambiare, è anche l’importo dell’assegno della pensione di invalidità. Il governo Draghi aveva infatti espresso l’intenzione di dare seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che ha evidenziato l‘esiguità dell’importo dell’assegno. Per la Cassazione l’importo dell’assegno non rispetta il limite del nucleo essenziale e indefettibile del diritto al mantenimento, garantito a ogni cittadino inabile al lavoro dalla stessa Costituzione.

Proprio per questo motivo che, tra gli obiettivi del PNRR ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza c’è l’inclusione sociale e la realizzazione di progetti individuali di vita dei soggetti disabili per renderli adulti liberi, indipendenti e non dipendenti dalle Istituzioni.

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