Sono tante le novità previste per le pensioni previste nel 2024. Dagli anni di contributi all’età per far richiesta ufficiale
I cittadini italiani, soprattutto i pensionati, coloro che hanno lavorato una vita intera, ed hanno anche versato gran parte dei loro introiti come contributi verso lo Stato, vogliono novità riguardo i versamenti che spetta loro sia nel 2023 e se ci saranno importanti novità nel 2024.
In questi primi due mesi infatti, l‘INPS, ha effettuato dei calcoli errati, che hanno un po’ messo in difficoltà non solo i pensionati, ma anche possessori di bonus statali quali Assegno Unico, Naspi e quei pochi che posseggono ancora il reddito di cittadinanza. La prima cosa da fare è capire se un cittadino farà parte di quella fascia che rientrerà nelle pensioni 2024.
Pensioni anticipate 2024
Tra poco inizia il mese di marzo, e con le promesse effettuate dal Governo, per una pronta riforma del mondo delle pensioni, per ora non c’è niente di concreto. Sono numerosi gli incontri tra i vari sindacati dei cittadini ed i politici per assicurare per il 2024 una novità a riguardo dei pensionati.
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Ad esempio, si parla di una possibile introduzione del sistema di quota 100, che consentirebbe ai lavoratori di andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi, con la possibilità per qualcuno di lasciare anticipatamente il proprio lavoro. L’idea di avanzare una nuova pensione anticipata, ovvero Quota 103, a 41 anni di contributi e 62 di età e la proroga dell’Ape Sociale.
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Le novità, di certo non saranno dirette a coloro che finiranno il lavoro a 67 anni con 42 anni e 10 mesi di contributi. Ma per quanto riguarda la pensione Opzione Donna, che per il 2024 prevede un’uscita dal 58 anni di età. Se quest’ultima ha un solo figlio l’uscita dall’impiego passa a 59 anni di età minima. Per quanto riguarda farsi un’idea ipotetica dell’età per andare in pensione, è possibile utilizzare il calcolatore online messo a disposizione dall’INPS. In questo modo è possibile avere una supposizione approssimativa.
Inoltre, nel 2024, la Quota 103 sparirà, come le precedenti 102 e 100. In Italia, ricordiamo c’è la cristallizzazione del diritto, ossia è quel procedimento che permette ai lavoratori che maturano i requisiti per andare in pensione con determinate forme pensionistiche prossime ad esaurirsi di congelare il requisito maturato e poter esercitare il diritto raggiunto anche in un secondo momento.
