Testamento digitale | Parli con la tua famiglia da morto

Ecco qual è l’ultima frontiera per trasmettere indicazioni di vita ai figli anche oltre la vita; un caso costituisce un precedente. I particolari

come parlare con figli tramite testamento digitale
Testamento digitale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Neanche a dirlo, un lutto all’interno del nucleo familiare rappresenta un evento traumatico, non soltanto in termini di attesa o meno dell’accadimento. Si potrebbero menzionare, in principal modo, due aspetti: quello – prevedibile – relativo al rapporto d’affetto tra la persona scomparsa e gli altri familiari; e l’aspetto più materialmente economico, che non è affatto un fattore di secondo ordine quando i superstiti non sono economicamente (appunto) autosufficienti ed erano a carico del de cuius.

Le norme previdenziali danno qualche opportunità di sussistenza, in effetti a carattere universale, ma con particolare effetto sulle famiglie meno abbienti. Se, infatti, il deceduto risulta titolare di un trattamento pensionistico, l‘INPS trasmette una quota (pensione di reversibilità) a moglie e figli in primis, oppure a fratelli, sorelle o genitori in vita (purché a carico). Altrimenti la legge garantisce il rispetto di un’equa trasmissibilità dei beni anche in assenza di un testamento.

Testamento digitale, continuare a comunicare con i figli anche dopo la scomparsa

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Videoconferenza (Foto Adobe – pensioniora.it)

È presso lo studio di un notaio che si possono depositare le volontà scritte per destinare i beni, nel margine delle prerogative sulle quote ad appannaggio dei componenti della linea diretta. Per legge, fino al sesto grado di parentela, è possibile gestire la suddivisione dei beni senza la necessità di un testameno olografo. Beni mobili come conti correnti, depositi di risparmi e investimenti; beni immobili, come la casa di proprietà o altri immobili produttori di eventuali rendite.

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Al di là della successione dei beni, bisogna pensare che vi siano altre forme di testamento. Si parla spesso di testamento spirituale, nel caso di papi, alti prelati, poeti, letterati, artisti. Tutto per lasciare un ulteriore segno del proprio pensiero alle generazioni future, anche quando l’espressione non avrà né voce né volto. Particolarmente commovente è il caso del famoso conduttore televisivo britannico Jonnie Irwin, 49 anni, affetto da un cancro allo stadio terminale.

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In una recente intervista ha rivelato l’intenzione di preparare un testamento digitale. Esso comprenderà la lista delle azioni che si vuole vengano svolte, in particolare su determinati account, quali Facebook, decidendo di rimuovere o meno la pagina del profilo personale. Dai social, le azioni riguarderanno anche le e-mail. Il giornalista ha spiegato come sia giunto alla conclusione sulla necessità di registrare le proprie volontà digitali: per le famiglie, non esiste alcun canale legale per ottenere l’accesso ed ottenere informazioni. Inoltre sta registrando videomessaggi, per rivolgersi anche dopo la sua dipartita ai suoi tre figli di cui due gemelli, di tre e due anni.

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