Naspi sospesa a migliaia di italiani: cosa sta succedendo

Notizia poco rassicurante per molti percettori della Naspi, assegno sospeso dall’Inps. Nel dettaglio cosa sta succedendo

Naspi reddito presunto
Naspi (Foto Adobe – pensioniora.it)

La Naspi (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) è l’indennità di disoccupazione erogata ai lavoratori dipendenti (con contratto a tempo indeterminato e determinato) che perdono involontariamentela la propria occupazione con almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti la fase di disoccupazione e sono stati impiegati almeno 30 giorni nell’anno precedente l’evento di interruzione dell’attivita lavorativa.

Il sussidio è versato per la metà dei periodi lavorati nei 4 anni precedenti lo stato di disoccupazione, dunque la durata massima è di 24 mesi. L’importo erogato è pari circa al 75 per cento della retribuzione media al mese e viene decurtato di mese in mese del 3 per cento a partire dal sesto mese di fruizione, a 55 anni compiuti dall’ottavo mese. Questi sono in estrema sintesi i caratteri vigenti della prestazione.

Indicazioni dell’Inps, Naspi sospesa quali sono i motivi del provvedimento

Naspi reddito presunto
Naspi (Foto Adobe – pensioniora.it)

Secondo gli ultimi dati le persone alle quali è stata sospesa la Naspi ammontano circa 300mila unità. Questi percettori non hanno inviato all’Istituto il modello per il redddito presunto del 2023 (Naspi-Com) entro la scadenza prevista del 31 gennaio 2023. Per sbloccare l’erogazione il solo modo possibile è aggiornare la propria posizione, inviando il modello Naspi-Com nel più breve tempo possibile.

Ad essere interessati dal provvedimento cloro i quali ricevono l’indennità dallo scorso anno nel quale hanno fatto una dichiarazione di reddito presunto. Tuttavia l’invio deve essere ripetuto per l’anno 2023 con la scadenza indicata del 31 gennaio, anche con previsione di reddito pari a 0. Le dichiarazioni sono utilizzate dall’Insp per determinare le eventuali riduzioni dell’80 per cento per il reddito.

Tutti gli anni successivi al primo il percettore è tenuto a fornire la dichiarazione all’Inps, mediante il modello Naspi-Com. In caso di mancato aggiornamento o conferma della situazione reddituale, l’erogazione viene sospesa, come avvenuto nelle ultime settimane. Tuttavia si tratta non di decadenza dal diritto al beneficio, bensì di semplice sospensione, che può quindi essere rimediata.

Per riottenere la misura sarà sufficiente ripresentare la dichiarazione di reddito attraverso il modello citato in precedenza. Quindi una situazione risolvibile in breve tempo, utilizzando i canali telefonici e telematici consueti con credenziali Spid, Cie o Cns, oppure rivolgendosi a un patronato.

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