Con questa nuova truffa stanno svuotando i conti correnti

Ecco come si presenta la nuova truffa per strappare agli ignari utenti i dati necessari per accedere alla giacenza del conto. I particolari

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Agenzia delle Entrate (Foto Adobe – pensioniora.it)

Difficile trovare persone insoddisfatte dai progressi della tecnologia. Possono eventualmente essere opinate alcune punte di eccesso o di estremizzazione, ma nel complesso, ciascuno condivide con altri quelli che sono i vantaggi di una evoluzione umana. Certo, il baricentro delle funzioni, delle azioni di base si è radicalmente spostato, trasformando l’essenzialità dell’essere.

Ciò descritto si nota nella comunicazione e nei rapporti di relazione, ma non solo. Molte abitudini sono state quasi completamente rimosse e sostituite da altre. Sempre meno l’appuntamento in agenda prevede quello che era il ricorrente passaggio presso la filiale di banca per richiedere pagamenti, versamenti e molto altro all’operatore di sportello. Quasi tutto questo si può effettuare da casa o in strada, da un laptop, un tablet od uno smartphone.

Truffa svuota conto, cosa viene ricapitato da parte dell’utente

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Truffe informatiche (Foto Adobe – pensioniora.it)

La rivoluzione tecnologica ha portato dunque indubbi benefici in un settore come quello economico e finanziario, agevolando l’operatività diretta da parte dell’utente, sul proprio conto corrente. La gestione senza mediazioni ha permesso una maggiore consapevolezza sulla condotta applicata alla giacenza in deposito. L’ausilio della Rete è stato reso possibile grazie anche a protocolli di sicurezza informatici che hanno blindato le transazioni tanto dei servizi di home banking, quanto di acquisto online. 

Di fatto, i dati personali univoci (il codice fiscale, oltre al nome e cognome) e le coordinate bancarie stesse ricostruiscono il profilo completo di un’identità fisica, che può essere dunque clonata e utilizzata a scopi di truffa. La fronde online (ma ancora parzialmente “analogica”) che va per la maggiore è rappresentata dal phishing, consistente nel contatto di un utente, tramite chiamata sms o email, da parte di un falso operatore della banca dove è depositato il conto, oppure spacciandosi per il funzionario di un ente dello Stato. 

L’ultima truffa chiama in causa, infatti, proprio l’Agenzia delle Entrate. La “testa d’ariete” consiste in una fantomatica comunicazione IVA trasmessa ad ignari malcapitati con un’email avente per oggetto Commissione di osservanza sul registro tributario”, in relazione, apparentemente, con le liquidazioni periodiche IVA del 2023. La Commissione, ovviamente, non è esistente, ma all’interno della comunicazione si viene invitati a cliccare su un link, il quale rimanda ad un form da compilare allo scopo di “dipanare” le incongruenze con i dati in mano all’Agenzia. Spesso, queste comunicazioni sono sgrammaticate o scritte in maniera strana. Una ragione in più per non dar loro credito.

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