Reddito di cittadinanza marzo, arriva una meravigliosa sorpresa

Marzo sta straordinariamente aiutando numerosi percettori di sussidi grazie all’INPS che sta effettuando pagamenti con questa modalità. Di cosa si parla

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INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Con le vicissitudini vissute nell’arco dello scorso anno – ma ancor prima con la dura lezione della epidemia di contagi da Coronavirus – lo Stato in generale, e i contribuenti italiani hanno ben compreso l’importanza ricoperta dal ruolo degli strumenti economici di soccorso, quali bonus emergenziali e misure più strutturali per la previdenza. Nonostante anche l’ultima crisi, innescata sui piani dell’energia e dell’economia dai noti eventi in Ucraina, non sia stata vaticinata per tempo dalle fragili economie europee, le erogazioni dell’INPS hanno quantomeno arginato un peggioramento dei redditi familiari più svantaggiati.

Il governo Meloni, varando l’ultima legge di bilancio, ha ribadito la centralizzazione degli obiettivi economici a favore dei contesti familiari e verso il popolo delle pensioni. Non soltanto sono stati formulati aiuti contro il caro bollette, ma alcune consuete prassi di aggiornamento previdenziale sono state “forzate” per meglio adattarsi ai nuovi scenari di consumo e scambio del denaro, nel pieno della deriva inflazionistica. 

Reddito di cittadinanza marzo, la sorpresa riguarda i percettori dell’Assegno Unico

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Assegno Unico (Foto Adobe – pensioniora.it)

A partire dall’inizio del 2023, molte famiglie avranno certamente accolto con favore la proroga di molte misure economiche a loro sostegno, inclusa già nella manovra di governo, alla fine dello scorso anno. Mantenendo la priorità sulla sostenibilità delle casse dello Stato, alcuni cambiamenti hanno radicalmente ridisegnato gli obiettivi di taluni strumenti; nel frattempo, di positivo c’è il rinnovo, almeno per quest’anno.

Il caso del Reddito di Cittadinanza è quello più rappresentativo. L’essenziale misura, inaugurata nel 2019, cesserà definitivamente di esistere dal 2024, quando subentrerà al suo posto la MIA. Ancora nel 2023, però, le erogazioni sono diminuite a sette contro le precedenti diciotto – e rinnovabili – a meno che il titolare non abbia figli minorenni a carico, disabili od over 60: i pagamenti vengono estesi per tutto il 2023.

Almeno per il momento resta in vita la cumulabilità con l’Assegno Unico e universale per le famiglie, quest’ultimo giunto alla seconda annualità di erogazioni INPS proprio a partire dal mese in corso, dopo la presentazione delle nuove domande e delle domande di rinnovo terminata il 1° marzo. I percettori RdC che ricevono anche l’AUU, hanno ottenuto, in questi giorni, l’anticipo della “ricarica”, comprensiva del salto delle mensilità arretrate: per molti, gli importi sono di competenza del mese di ottobre. L’anticipo è datato 15 marzo, e a stretto giro – dal 16 – sono iniziati gli accrediti dell’AUU di marzo. Ogni contribuente interessato può consultare le dati previsionali dal proprio Fascicolo Previdenziale, dal profilo dedicato del portale INPS.

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