Matrimonio gay, si ha diritto alla pensione di reversibilità?

Parliamo oggi del matrimonio gay e soprattutto scopriamo alcuni aspetti legali: è possibile richiedere pensione reversibilità?

Matrimonio (Foto Pixabay- pensioniora.it)

Soffermiamoci oggi su un argomento senz’altro molto delicato e forse mai trattato abbastanza: ovvero quello del matrimonio gay e di quali sono i diritti di queste persone per quanto riguarda la loro possibilità di accedere alla pensione di reversibilità. In particolare, a sollevare la questione, è stato proprio un caso che si è verificato a Bologna e dinnanzi all’INPS. Scopriamo insieme cosa è successo e soprattutto quale decisione questo ha comportato.

E’ infatti accaduto che una donna, a seguito di un matrimonio con la propria compagnia e dopo aver vissuto a lungo con la stessa, si è improvvisamente trovata vedova e ha quindi fatto richiesta per conoscere quello che era il suo destino nei confronti della percezione della pensione di reversibilità. A mettere in dubbio la sua posizione, infatti, era stata proprio l’impossibilità per tanto tempo a stipulare un contratto di matrimonio trattandosi nello specifico di persone dello stesso sesso.

Pensione reversibilità con matrimonio gay?

Matrimonio (Foto Pixabay- pensioniora.it)

In un primo momento, la corte d’appello di Bologna confer la sentenza e dunque rigetta la domanda della donna in questione, che si vede per tanto negata la sua possibilità ad accedere alla pensione di reversibilità. La posizione della Corte, inoltre, rimane inflessibile e soprattutto irremovibile anche dopo che la donna in questione fa ricorso con più motivazione a sua difesa. Secondo la Corte, infatti, la sola convivenza non è sufficiente per riconoscere la misura d’assistenza in questione.

E’ stato dunque stabilito che, per quanto riguarda le coppie omosessuale e dunque unite da un matrimonio gay prima dell’entrata in vigore della normativa a loro dedicata, non c’è la possibilità di riconoscere al compagno rimasto la pensione di reversibilità. Inoltre, aggiunge sempre la Suprema Corte, viene ribadito come il comportamento e le valutazioni in merito a questo tipo di unione per quanto riguarda il riconoscimento dell’unione tra persone dello stesso stesso, è rimessa alla singola percezione e decisione degli Stati Membri.

Proprio per questo motivo, non vi è la possibilità di riconoscere a queste coppie quelli che sono invece i diritti patrimoniali e previdenziali in ambito giurisprudenziale e legislativo di quelle che sono le coppie unite anche da prima del 2016 (anno in cui, per l’appunto, è stata stabilita la specifica legge per queste coppie).

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