“Rata speciale”. Hai ricevuto un pagamento? Potrebbe essere questo

Ecco di cosa si tratta circa gli accrediti che stanno arrivando nei conti dei lavoratori di questa categoria della Pubblica Amministrazione. Cosa succede

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Classe scolastica (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le crisi economiche attivate prima con i contagi e l’emergenza sanitaria da Covid, poi con l’escalation in Ucraina con le note conseguenze di carattere energetico a spese dei cittadini del vecchio continente, non si possono non notare alcune peculiarità costantemente ripetute. Almeno sul fronte istituzionale che riguarda lo stivale, le iniziative sono imbastite secondo le prerogative dettate dalla Costituzione.

Per la natura demografica della popolazione e (appunto) per dettame costituzionali, in caso di crisi scattano le protezioni per pensionati e lavoratori. Senza ovviamente dimenticare le famiglie, sulla base di una particolare sensibilità ideologica che caratterizza, ad esempio, l’attuale governo. Anche negli ultimi due anni, si è cercato di dare una minima compensazione ai rialzi inflazionistici con i famosi bonus emergenziali da 200 e 150 euro.

“Rata speciale”. Con il pagamento, fai parte di questa categoria PA

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Classe scolastica (Foto Adobe – pensioniora.it)

A porre una forte riparazione sulla voragine lasciata dall’inflazione nel contesto del costo della vita, ci ha pensato l’adeguamento anticipato e “rateizzato” degli importi pensionistici da parte dell’ISTAT, seguendo la scia dei fagocitanti ritmi a due cifre percentuali della componente inflazionistica. E questo per i pensionati. Per i lavoratori? Nel settore dipendente, in particolare, si sa che il guadagno di qualche soldo in più in tasca è tradotto dallo sconto sulle imposte e le tasse. 

Non a caso è già partito il taglio del cuneo contributivo del 3 e del 2 per cento per i redditi, rispettivamente, fino a 25mila e poi fino a 35mila euro lordi annui. Insomma, gli strumenti più utilizzarti restano detrazioni e infine deduzioni nella dichiarazione dei redditi, specialmente con nuclei familiari a carico. Lo scorso anno si è concluso con l’annuncio del rinnovo dei contratti nazionali di lavoro che ha prodotto adeguamenti delle buste paga con effetti retroattivi.

A beneficiarne sono stati molti settori della Pubblica Amministrazione. La retroazione, inoltre, hai significato consolidare preziosi arretrati che si cominciano oggigiorno a vedere nei cedolini. La sanità e la scuola hanno rappresentato gli ambiti dove il lavoro di ricontrattualizzazione è stato ampio e ha portato al raggiungimento d straordinari esiti. Nel settore scolastico, in particolare, occorreva correggere quei vulnus economici inerenti i supplenti brevi. 28 marzo 2023: è la data di accredito degli arretrati destinati ai supplenti scolastici. Pertanto, occorre farsi trovare pronti per assicurarsi il buon esito dei pagamenti; infatti, potrebbe non esserci nulla da fare per coloro che detengono: importi con arretrati inferiori ad un euro; conto corrente chiuso; siano deceduti; conto corrente intestato a persona diversa; variazione del codice fiscale. Per evitare disguidi, occorre aggiornare i propri dati personali sulla piattaforma NoiPA.

 

 

 

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