Naspi aprile bloccata: sta succedendo a molti disoccupati

Cosa sta accadendo alla Naspi di diversi beneficiari, bloccata l’erogazione per alcuni disoccupati quali i motivi

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Naspi (Foto Adobe – pensioniora.it)

Tra le procedure e le misure in pagamento in questo inizio mese, c’è senz’altro da ricordare la Naspi (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) che coinvolge lavoratori dipendenti che hanno perso in modo involontario il posto di lavoro. Si tratta di una misura destinata a lavoratori con almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti la  disoccupazione

Il requisito di impiego con almeno 30 giorni nell’anno precedente l’evento di interruzione dell’attivita lavorativa non è più necessario a parire dal 1° gennaio 2022. Quindi rimangono centrali per l’ottenimento dell’indennità i contributi previdenziali versati comprensivi di quota contro la disoccupazione, quelli figurativi per la maternità, per assenza dal lavoro per malattia del figlio fino a 8 anni di età (fino a 5 giotni di astensione dal lavoro in un anno solare).

Ritardo Naspi, accade ad alcuni disoccupati

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Disoccupazione (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dal 1° del mese corrente l’Inps ha dato il via al pagamento delle prime quote mensili riferite a marzo della Naspi, ma in alcuni casi sono segnalati ritardi nell’erogazione o importi molto più bassi del previsto con calcoli riferiti a un numero inferiore di giornate lavorative rispetto a quelle effettivamente svolte.

In particolare il problema ha coinvolto chi ad aprile deve ricevere l’ultima rata della disiccupazione. Ma perché la sospensione o la riduzione nei versamenti relativi all’ultima quota della Naspi? Per versare l’ultima rata dell’indennità infatti l’Inps aspetta che gli sia spedito i modello Naspi-Com con il reddito presunto annuo. Lo scopo del documento è accertarsi che il lavoratore non abbia avuto altro impegno lavorativo da recuperare sulla Naspi.

Per sbloccare la situazione bisogna inviare necessariamente il modello indicato all’Inps e attendere la nuova lavorazione, con il versamento del dovuto entro giorni dall’invio del modello Naspi-Com. Motivazioni simili possono esserci anche nel caso di pagamenti con importi notevolmente ridotti, anche in questa situazione occorre inviare il modello Naspi-Com mediante la consulenza di un Caf.

Da ricordare che importi più bassi possono derivare anche dal calo del 3 per cento sull’assegno che parte dal primo giorno del sesto mese di fruizione del beneficio (calo che per i lavoratori con più di 55 anni prende il via a partire dall’ottavo mese).

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