Scatta ufficialmente l’esenzione Imu per questi proprietari

Quando avviene l’esenzione dell’Imu per alcuni proprietari, ecco che cosa occorre conoscere per non versare l’imposta

imu agevolazione
Imu (Foto Adobe – pensioniora.it)

L’Imu (Imposta municipale propria) è un’imposta diretta sul possesso di fabbricati di varia natura (ad eccezione della prima casa) appartenenti alle categorie catastali  A/1, A/8 o A/9, di aree fabbricabili, di terreni agricoli, o in altri casi dal proprietario o dal titolare di un diritto (usufrutto, concessione, enfiteusi, leasing, eccetera).

Quindi non si paga per la prima abitazione, a meno che non siano, abitazioni di tipo sognorile, ville, castelli, palazzi di grande valore artistico o storico ed è versata ai comuni secondo aliquote base modificabili in rialzo o riduzione dalla amministarzioni comunali. Si tratta indubbiamente di un’imposta che coinvolge il patrimonio dei contribuenti, applicata sui beni immobili.

Esenzione Imu per alcuni contribuenti

imu agevolazione
Imu (Foto Adobe – pensioniora.it)

Vi sono dei casi particolari di esenzione dell’Imu dai fabbricati destinati soltanto al culto a quelli appartenenti a Stati esteri con accordi internazionali cosi esisteno delle agevolazioni (come il comodato d’uso o per le abitazioni affittate a canone concordato, per esempio). Ma esistono anche altre esenzioni per situazioni particolari.

Si tratta di quelle previste per gli enti che operano nel settore del no profit e in qullo del social housing. Gli alloggi sociali possono godere delle esenzioni nel caso ci siano 2 condizioni obbligatori:

  • l’unità abitativa deve possedere le caratteristiche per essere considerata un alloggio sociale;
  • l’alloggio sociale deve essere adibito ad abitazione principale.

Quindi gli alloggi sociali possono godere dell’esenzione solo se adibiti a casa principale. Nel caso in cui siano temporaneamente sfitti, l’esenzione è accordata per il periodo di tempotra l’abbandono di un assegnatario e la riassegnazione della casa ad un nuova persona. Ma la mancata occupazione deve dipendere esclusivamente dalle pratiche  amministrative e tecniche che sono necessarie per riassegnare l’abitazione ad un altro nucleo familiare che dovrà usarla come prima casa.

Indicativamente questo periodo di tempo è preventivabile in 4-6 mesi, ma è soltanto l’amministrazione comunale, che gestisce l’assegnazione degli alloggi sociali, a stabilire con maggior esattezza questo lasso di tempo. Per alloggio sociale si intende una casa ad uso residenziale in affitto permanente per ridurre il disagio abitativo di individui e famiglie povere, che non possono avere in locazione appartamenti nel libero mercato.

Impostazioni privacy