Assegno unico RdC, l’annuncio: queste persone non lo avranno

Perchè in alcune corcostanze si ha importo pari a 0 per l’Assegno unico e universale su Reddito di Cittadinanza

assegno unico integrazione su Rdc
Assegno unico (Foto Adobe – pensioniora.it)

L’Assegno unico e universale è la prestazione introdotta più di un anno fa per accorpare e riordinare in una sola prestazione, tutta una serie di misure e agevolazioni a favore e tutela della natalità e della genitorialità. Quest’anno ha subito alcune modifiche ampliando l’ammontare degli assegni per i bambini fino a 3 anni e per le famiglie numerose. Ritocchi si sono avuti per tutti i nuclei familiari in virtù delle rivalutazione sul tasso d’inflazione spettante per legge. Inoltre è compatibile con il bonus asilo nido.

Questa prestazione spetta, come detto, a tutte le famiglie con prole e dunque tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratori autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati, eccetera. Ne hanno diritto naturalmente anche i beneficiari di Reddito di Cittadinanza ai quali è erogato con le stesse modalità di accredito del reddito stesso, mediante versamento su carta RdC. Per questi beneficiari non è necessaria la presentazione della domanda, ottenendo d’ufficio l’importo spettante.

Assegno unico su RdC, pari a 0

assegno unico integrazione su Rdc
Assegno unico (Foto Adobe – pensioniora.it)

Questa una breve descrizione della misura. Ma per alcuni destinatari del Reddito di Cittadinanza la quota spettante della misura per la prole è pari a 0 euro. Ma quando succede? Il Reddito di cittadinanza erogato per le famiglie con prole è già integrato dalla parte spettante per i figli. Infatti la somma viene calcolata sulla base del numero dei componenti della famiglia (quindi compresi i figli a carico) e della relativa scala di equivalenza.

L’Assegno unico quindi viene corrisposto solo come integrazione di quanto già percepito con il RdC, risultando inferiore a quanto ricevuto dalle famiglie che non usufruiscono del sussidio. Può capitare quindi che la quota spettante per la prole calcolata nel Reddito di cittadinanza risulti superiore a quella per l’assegno unico. Dunque l’integrazione non viene corrisposta risultando pari a 0.

Queste situazioni, con modifiche dell’accredito su carta spesa RdC, si verificano in base a variazioni Isee o a cambiamenti della composizione del nucleo familiare interevenuti di mese in mese. per ogni dubbio si deve far riferimento al proprio fascicolo personale, consultabile mediante credenziali Spid, Cie o Cns sul sito dell’Inps.

Impostazioni privacy