Chi ha questa cifra sul conto non potrà più avere l’RdC

Questo è il tetto che non bisogna superare sul proprio conto corrente se so vuole conservare il contributo economico. Ecco di cosa si sta parlando

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Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dopo un anno di crisi in caduta libera sul fronte energetico, il 2023 dovrebbe gradualmente rappresentare il tempo della stabilità. E qualche segnale si può cogliere sin d’ora: già dallo scorso 1° gennaio si è assistito ad uno storico abbassamento delle tariffe internazionali di scambio del gas e rappresenta dunque l’argomento principale su cui si sta fondando una stabilizzazione dei prezzi in bolletta del gas, dopo il folle rialzo del 2022.

Tale positiva ricaduta costituirà l’esperienza che già dia oggi occorre applicare alle avvisaglie di effetto domino nel settore dell’elettricità. Non a caso, un po’ alla stregua della telefonia mobile, le aziende fornitrici stanno passando alla creazione di tariffe mensili bloccate per un anno, in contrasto ad ogni margine speculativo ai danni degli utenti. Nel frattempo, ancora molte ferite da leccare vi sono fra gli utenti più sfortunati entro le parti più consunte del tessuto sociale.

Sopra questa cifra in banca, niente nuovo RdC

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Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Sul fronte della peculiarità assistenziale degli strumenti di sostegno istituzionali, l’azione di contrasto all’inflazione, il primo imputato del persistere della precarietà economica dei redditi, si tradotta in una legge di bilancio che ha visto la proroga di numerosi bonus nei confronti delle famiglie, oltre agli indispensabili strumenti dell’Assegno Unico e universale ai nuclei di pensionati, lavoratori e percettori di indennità.

Giunto alla sua seconda annualità, l’Assegno Unico partita entro il mese di maggio con la nuova tornata di pagamenti nei confronti dei figli minorenni o disabili a carico. I contesti familiari più poveri possono fare affidamento anche alla cumulabilità con il Reddito di Cittadinanza, riproposta anche quest’anno ma con forti limitazioni che precedono la definitiva cessazione dal 1° gennaio 2024.

Già dal prossimo settembre, il contributo sarà affiancato dalla nuova MIA, la misura di inclusione attiva, che subentrerà al suo posto dal prossimo anno. In attesa della rimodulazione dei contributi spettanti ai nuclei familiari con soggetti fragili o meno, con soggetti lavoratori o meno, il RdC si limita attualmente alle sole sette mensiità, senza rinnovo e all’unica proposta di lavoro offerta dal Centro per l’Impiego. Il nuovo RdC vede, tra l’altro, un criterio su un bene mobile quale il conto corrente limitato a 6mila euro come tetto massimo, incrementato solamente dalla variabile del numero dei componenti familiari e in presenza di disabilità. 

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