Nuovo RdC, grossa novità da giugno: si preparino i percettori

Sono in arrivo delle novità importanti per quanto riguarda tutti gli occupabili che percepiscono il RdC: ecco di cosa si tratta

reddito di cittadinanza
PAL reddito cittadinanza dicembre 2023 (Foto Adobe-pensioni.it)

Da circa un mese che si parla della fine del Reddito di Cittadinanza. La misura introdotta dal governo Conte nel 2019 ha infatti le ore contate dal momento che il governo Meloni l’ha abolita a partire dal prossimo settembre. Il Reddito di Cittadinanza lascerà il posto, a partire dal primo mese autunnale, ad una nuova misura ribattezzata MIA, ovvero la misura di inclusione attiva.

Per ora, quindi, il RdC continua ad essere erogato sia a chi ha fatto ora per la prima volta domanda e sia a chi già lo riceve e per un totale di massimo 7 mesi senza possibilità di rinnovo. Nonostante questo quadro ormai già delineato, una notizia potrebbe cambiare le sorti di molti percettori già a partire dal mese di giugno. Vediamo di cosa si tratta.

Reddito di Cittadinanza, novità a giugno per gli occupabili

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PAL reddito cittadinanza dicembre 2023 (Foto Adobe-pensioni.it)

Nella modifica al Reddito di Cittadinanza, inserita nell’apposita Legge di Bilancio 2023, il governo Meloni ha deciso che tutti gli occupabili, ovvero tutti coloro che hanno tra i 18 ed i 59 anni e non hanno alcun problema a lavorare, prenderanno solo 7 mesi di sussidio senza possibilità di rinnovo. A cambiare potrebbero essere proprio le sorti di questi percettori.

Il nuovo Dl Lavoro, presentato sul tavolo dell’Esecutivo, prevede un aiuto concreto per gli occupabili che potrebbero ricevere il RdC fino al prossimo mese di dicembre. Si tratta di PAL, ovvero la Prestazione di Accompagnamento al lavoro fruibile da settembre a dicembre 2023 per 350 euro mensili.

PAL è un sussidio temporaneo e, come scrive il quotidiano la Repubblica, bisogna anche affrettarsi per fare apposita domanda. La domanda, infatti, è da inviare all’INPS in forma telematica e almeno 30 giorni prima del settimo mese e, quindi, al massimo entro il 30 giugno. Inoltre la domanda dovrà essere corredata dal certificato, fornito dai Centri per l’impiego, dell’avvenuta sottoscrizione del Patto per il lavoro.

Questo significa che chi vuole avere questo sostegno dovrà dimostrare di essere stato inserito in una misura di politica attiva come un corso di formazione, servizio civile o lavori socialmente utili. Per molti percettori, però, questi requisiti sono impossibili dal momento che tale certificato lo si può avere solo in caso di chiamata dei Centri per l’Impiego. 

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