In arrivo una senz’altro più che piacevole notizie: nella prossima busta paga potrete infatti trovare dei nuovi arretrati, ecco chi
Ebbene sì, è finalmente arrivato il momento di godere di alcune piacevoli e buone notizie che potrebbero permettere a tantissimi di noi di tirare fuori un tanto agognato sospiro di sollievo. Stiamo parlando della possibilità di godere, all’interno dei cedolini della prossima busta paga, di ghiottissimi arretrati.
D’altronde, in un certo senso, potremmo quasi dire che gli arretrati non finiscono mai: ma questa volta chi è che è in particolar modo interessato da questa possibile sorpresa nella propria busta paga? Per scoprirlo, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra.
Cedolini, in arrivo arretrati nella busta paga
La prima cosa da specificare, in questo caso, è che all’interno della busta paga tutti noi potremo andare incontro alla possibilità di trovare dei ghiottissimi arretrati all’interno dei nostri cedolino. Per la precisione, tutti noi se rientrano nella categoria di persone che si ritrova con un imponibile previdenziale che non supera i duemila seicento novantadue euro. Ma non solo, perché questi arretrati infatti rientrano in quello che potremmo in un certo senso definire come “cuneo fiscale”: ovvero uno sconto sui contributi a carico del lavoratori.
Ma, questi arretrati che sarà possibile trovare nella propria busta paga, potrebbero anche fare riferimento al cosiddetto assegno accessorio: ovvero una categoria che riguarda, in questo caso, tutta la totalità dei dipendenti pubblici e senza troppe distinzioni. Attenzione però, perché in questo ultimo caso non è ancora stata stabilita una data di erogazione e dunque essere più specifichi è un po’ più complesso. Per quanto riguarda invece la possibilità di andare incontro a degli arretrati a debito, questi potrebbero verificarsi in ben due situazioni.
Potrete infatti andare incontro alla presenza di arretrati a debito nella vostra busta caso nel caso in cui si siano verificate delle assenze dal servizio (che dunque comportano inevitabilmente una riduzione della retribuzione in questione) o a seguito di provvedimento di variazione negative del trattamento economico. Dunque, ad esempio, se siete andati incontro a delle ricostruzioni di carriera a seguito di un periodo di aspettativa che non è stato retribuito.
