Tari, nuove regole: chi rischia multe pesanti

Chi corre il pericolo di multe e contravvenzioni salate con la Tari, ecco qualche indicazione per l’anno in corso

Tari sanzioni
Tari (Foto Adobe – pensioniora.it)

La Tari (Tassa sui rifiuti) è il tributo destinato a finanziare le spese riguardanti il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e deve essere pagata da chiunque possieda o in qualche modo detenga a ogni titolo (il più classico in locazione) delle aree scoperte o locali che possono produrre dei rifiuti.

Si paga alle amministrazioni locali con importi e termini che possono variare, ma con regolamenti che pur nella loro diversità prevedono tutti la responsabilità e la partecipazione attiva della cittadinanza soprattutto in termini di raccolta differenziata. A cambiare possono essere l’applicazione delle sanzioni e i diretti responsabili della raccolta. Ma vediamo qualche dettaglio.

Tari chi paga in caso di multa

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Tari (Foto Adobe – pensioniora.it)

I criteri con cui i comuni devono emanare i propri regolamenti sui rifiuti sono emenati dall’Arera (Autorità di Regolazione per Energia e Reti e Ambiente) che indica anche i casi esenzione dal pagamento che sono pochi e con precise indicazioni. Anche le riduzioni della somma da pagare sono regolamentate, ma i singoli Comuni possono decidere in maniera autonoma come applicarli.

Quest’anno, per le gravi difficoltà economiche dovute alla crisi energetica, sono previste anche delle rateizzazione dei pagamenti per i consumatori che godono del bonus sociale nei settori elettrico, gas e idrico e per chi rientra, in base ai criteri decisi dai Comuni, nella condizione di disagio economico. Sono previste in genere agevolazioni anche per mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, fino al 20 per cento.

La responsabilità della raccolta differenziata e le relative multe per errato conferimento (ciè per errato smaltimento della spazzatura nei contenitori di raccolta) varia a seconda dei casi. Nel caso di singola abitazione, per esempio di una villetta unifamiliare, la responsabilità è del proprietario. Le ditte che si occupano della raccolta segnalano l’errato conferimento ai soggetti che poi povvedono alla sanzione amministrativa.

In caso di condominio, la responsabilità della raccolta differenziata sbagliata o non effettuata non è del singolo, ma di tutti i condomini. La multa viene addebitata all’intero condominio, anche se il mancato conferimento è opera di un solo inquilino. L’amministratore suddivide la sanzione tra tutti i condomini in base ai millesimi degli appartamenti, ma non è il diretto responsabile: il pagamento spetta agli inquilini.

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