Questi bonifici vengono spesso monitorati dall’Agenzia Entrate

Alcuni bonifici sono sottoposti a verifica frequente da parte dell’Agenzia delle Entrate, vediamo di quali si tratta

Bonifico controlli
Bonifico (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le operazioni di controllo e verifica di transazioni finanziarie e monetarie da parte dell’Agenzia delle Entrate sono costanti e si intrecciano con quelli portati avanti dall’Unità di informazione bancaria (Uif) della Banca d’Italia. Soprattutto in caso di spostamenti di denaro di grande entità o con triangolazioni particolari i controlli sono più attenti.

Il bonifico d’altra parte è lo strumento più facilmente tracciabile proprio per la loro natura che prevede un consenso esplicito, dato tramite procedura elettronica o personale con firma, da parte di chi lo dispone (ordinante). È una forma di tansazione di denaro largamente diffusa che attraverso l’internet banking viene eseguito direttamente dal correntista per tutte le sue necessità.

Bonifici controllati dall’Agenzia delle Entrate

Bonifico controlli
Bonifico (Foto Adobe – pensioniora.it)

I bonifici sono una tantum se disposti senza un scadenza precisa per cifre variabili mentre assumono un carattere periodico o automatico se assumono carattere periodico con scadenze fisse e ordine con firma elettronica o scritta, per un periodo determinato o indeterminato. I bonifici ormai proprio per la rapidità dell’operazione e per il passaggio da un conto all’altro prendono sempre più il posto di assegni e scambi di denaro in contanti.

L’Agenzia delle Entrate interviene per controlli dettagliati soprattutto in occasione di spostamento di ingenti cifre su conti esteri con estinzione del conto italiano, simultanea o quasi. In questo caso per non rischiare di essere impugnato il bonifico deve essere autorizzato dal debitore, registrato dalla banca e notificato a entrambi le parti.

Esiste per casi del genere una modulistica particolare da compilare. In questo modo dispone di accreditare una determinata somma dalla sua banca sul conto del creditore titolare del Bank Identity Statement. Gli oneri sono a carico del debitore, infatti le commissioni sono prelevate direttamente dal conto di chi dispone la transazione monetaria.

Controlli ci sono anche da parte dell’Uif, Unità di Informazione finanziaria, per tutta una serie di operazioni che riguardano vari soggetti dalle società di intermediazione immobiliare, alle società di investimento di capitale variabile, dagli intermediari finanziari iscritti all’albo, alle società fidiuciarie iscritte all’albo, dagli istituti di moneta elettronica alle società di gestione del risparmio.

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