Buoni fruttiferi Poste, come verificare scadenza: puoi perdere i soldi

Non si deve dimenticare la data di scadenza dei Buoni Fruttiferi Poste per evitare il pericolo della prescrizione

buoni fruttiferi prescrizione
Buono postale (Foto Pixabay – pensioniora.it)

I Buoni fruttiferi delle Poste sono senza dubbio una delle forme di investimento e risparmio preferite dagli italiani per la laoro sicurezza e facilità di accesso. La vasta diffusione degli uffici postali nel territorio della penisola, la possibilità di prevedere con sicurezza i rendimenti, la garanzia offerta dallo Stato tramite Cassa depositi e prestiti, i costi di apertura e gestione vicni allo zero li rendo molto apprezzati dai risprmiatori italiani.

A queste caratteristiche si accompagna una tassazione con importi agevolati. Questo spiega i motivi della diffusione di questo strumento finanziario. Si deve anche ricordare che esistono varie tipologie di buoni fruttiferi che si adattano alle diverse esigenze dei clienti di Poste italiane.

Scadenza buono postale, da non dimenticare

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Ufficio postale (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Bisogna fare però delle precisazioni riguardo la scadenza e la possibilità di rendere degli interessi. Queso, come tanti altri strumenti finanziari, ha una data di scadenza, una data cioè dalla quale il buono smette di fruttare vantaggi economici per il titolare. Da questo punto possono essere incassati. Ma bisogna fare attenzione alle date.

Esiste infatti una data di prescrizione entro la quale i soldi vanno incassati e ritirati. Questo periodo dura 10 anni e decorre dalla data di scadenza del Buono fruttifero postale. Successivamente alla data di prescrizione il titolare perde il diritto ad incassare il denaro sia relativamente agli interessi maturati, sia riguardo il capitale inizialmente investito.

Bisogna quindi controllare la data di scadenza e la relativa data di prescrizione del proprio buono. In genere la scadenza è riportata sul titolo stesso, altrimenti bisogna verificarla consultando il sito ufficiale di Poste italiane. Oppure si può chiedere informazioni al personale degli uffici postali incaricati o telefonare al numero verde di Poste 800 00 33 22.

Questa precauzione è importante per i buoni fruttiferi postali in formato cartaceo, difatti dopo il periodo di prescrizione gli importi dei buoni non ritirati, sono versati al Mef, in fondi appositi secondo l’anno di emissione del buono stesso. Quelli dematerializzati, al contrario, alla scadenza vengono rimborsati automaticamente al titolare mediante accredito sul libretto di risparmio postale o sul conto corrente BancoPosta.

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