Canone Rai, va pagato se la casa è dichiarata vuota?

I proprietari di una casa disabitata o in vendita si chiedono se devono pagare il Canone RAI. Scopriamolo insieme

canone rai
esenzione canone rai casa abbandonata (Foto Adobe-pensioni.it)

Il Canone Rai è una delle imposte più longeve d’Italia: fu infatti introdotta nel 1938 e vanta ben 85 anni di onorata carriera. Si tratta di una imposta sul possesso del televisore, o di qualsiasi altro dispositivo che permette di vedere i canali televisivi, ed è sicuramente tra quelle pagate più malvolentieri dai cittadini.

Dal momento che l’imposta era soggetta ad una importante evasione fiscale, dal 2016 e per volere del governo Renzi, il Canone Rai è stato inserito all’interno della bolletta dell’elettricità e il suo importo, pari a 90 euro, è stato spalmato in più rate. Non tutti devono pagare il Canone, ci sono infatti delle persone che sono esenti.

Canone Rai, va pagato per una casa disabitata?

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esenzione canone rai casa abbandonata (Foto Adobe-pensioni.it)

A non dover pagare il Canone Rai sono gli anziani dai 75 anni in su e con ISEE inferiore a 6.713,98 euro, pari a 516,46 euro mensili per 13 mensilità. Esenti anche i Militari delle Forze Armate Italiane, i Militari stranieri delle Forze Nato, i consoli ed i diplomatici e i rivenditori e negozi in cui si fa riparazione di televisioni.

Sono poi in molti quelli che si chiedono se devono pagare il Canone Rai per un appartamento disabitato o, ancora, per una casa in vendita. Queste persone possono chiedere l’esenzione dal pagamento del Canone e, per farlo, bisogna presentare l’apposito modulo di disdetta. 

Tale modulo può essere presentato entro il 31 gennaio di ogni anno per avere l’esenzione dal Canone Rai per l’intero anno, o entro il 1° luglio di ogni anno: in questo caso l’esonero è valido per gli ultimi sei mesi dell’anno. Ricordiamo, poi, che tale modulo deve essere presentato ogni anno.

Il modulo si esenzione è disponibile online sul sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo con le credenziali Entratel oppure Fisconline rilasciate dalla stessa Agenzia. I meno bravi con la tecnologia possono servizi di intermediari come CAF, commercialisti o consulenti del lavoro. Infine l’autodichiarazione può essere inviata anche tramite raccomandata.

In questo caso è possibile inviare la trasmissione del modulo via posta con raccomandata A/R all’indirizzo Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino. In questo caso, per la data di presentazione fa fede il timbro postale. Con l’invio tramite raccomandata, all’autocertificazione va assolutamente allegata copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.

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