Cosa accade quando il titolare di una cartella esattoriale muore? I debiti si estinguono o dovrà pagarli qualcun altro?
Sono tanti gli italiani che hanno dei debiti da pagare o nei confronti di privati e istituti bancari o nei confronti dello Stato o dell’Agenzia delle Entrate. Ovviamente avere dei debiti non è mai una bella sensazione, soprattutto, se poi si ha anche una famiglia da mantenere.
In molti si chiedono cosa accade quando il titolare di una cartella esattoriale muore, se i debiti in questione sono estinti automaticamente o dovranno essere pagati da qualcun altro. Nel caso in cui il titolare della cartella esattoriale muore e ha dei figli, allora i debiti del padre possono passare proprio nelle mani di questi ultimi.
Il passaggio di debiti di una cartella esattoriale di un titolare morto avviene ai figli in modo quasi automatico. Gli eredi, ovvero i figli ma anche altri parenti citati nel testamento, accettando l’eredità dovranno accettare anche quelli che erano i doveri e i diritti del de cuius, inclusi anche gli eventuali debiti contratti in vita.
Dunque gli eredi che accettano l’eredità accetteranno anche l’eventuale debito tributario e le cartelle esattoriali andranno saldate. Ricordiamo che ad essere ereditati saranno solo le cartelle esattoriali e non le eventuali sanzioni accessorie che, invece, restano in capo al defunto e non si trasmettono all’erede.
Dovrà invece essere saldata l’imposta: in questo caso l’erede deve rivolgersi all’Agenzia delle Entrate e chiedere che sulla cartella in questione non siano caricate anche le sanzioni. Oltre a questo ci sono poi altri due casi che fanno si che i debiti dei genitori passino tra le mani dei figli, vediamoli insieme.
Uno dei casi riguarda il pignoramento dei beni mobili: questo avviene se i figli hanno fatto da garanti ai loro genitori. I debiti passano ai figli solo se questi vivono con i genitori. I figli potrebbero subire il pignoramento di alcuni oggetti perché tutto quello che si trova in casa all’atto del pignoramento è di proprietà del debitore. L’altro caso avviene quando i figli hanno fatto da garanti ai loro genitori per l’ottenimento di un prestito che non sono più in grado di ripagare.