Digitale terrestre, novità Rai 3: ci hai fatto caso?

Si è appena conclusa un’ulteriore fase di aggiornamento relativo al formato dell’immagine che, questa volta, ha riguardato un servizio del terzo canale

RAI (Foto Adobe – pensioniora.it)

Si sa, la tecnologia costituisce una dimensione in continuo aggiornamento, e dunque, potenzialmente senza soluzione di continuità. Così, almeno per il “momento” (filosoficamente parlando), il progresso appare senza fine, anzi produttore permanente di continue sorprese che dovrebbero – a volte anche il condizionale è un azzardo – migliorare la vita dei soggetti che ne sono immersi.

Il digitale terrestre è il sistema tecnologico che ha migliorato negli ultimi anni la fruizione della televisione: si è entrati in contatto con una risoluzione dell’immagine senza confronti con la storia precedente, e si sono spalancati orizzonti di spazi d’etere, riempiti con una lista di canali (per lo più tematici) destinata ad allungarsi sempre più. A beneficio dell’intrattenimento di cui, pare, sia in parte costituito l’individuo.

Digitale terrestre, novità Rai 3: cosa riguarda l’ultimo aggiornamento 

Digitale terrestre (Foto Adobe – pensioniora.it)

La transizione, anzi la lenta transizione al formato digitale ha sicuramente visto concludersi delle fasi di messa in servizio (e infatti è utilizzato regolarmente dagli spettatori); dall’altra parte però, per la suddetta premessa, il formato è investito da continue evoluzioni che per lo più richiedono l’aggiornamento della lista dei canali, ossia la risintonizzazione dell’apparecchio televisivo.

La RAI radiotelevisione italiana è convolta a pieno in questo processo, dal momento che si è fatta pienamente carico dell’adeguamento ai nuovi standard; e tale ridefinizione avviene, sperimentalmente e no, direttamente dai propri canali. Dunque, può accadere che le modifiche siano circoscritte ad un determinato canale, se non addirittura al servizio offerto da quello stesso canale.

Altra premessa: l’odierno aggiornamento è relativo al passaggio verso il formato in alta definizione dell’immagine. Come gli utenti sanno, la RAI possiede già molti canali in alta risoluzione, gemelli dei canali storici. I primi, indubbiamente, costituiranno il definitivo approdo, ora che è diffusa l’ultima codifica Mpeg-4. Attualmente, come accennato, il formato HD ha chiamato in causa un solo servizio: dal 3 maggio, infatti, è stata completata la conversione di RAI3 in RAI3 HD, e ora è ancora in essere il passaggio dei programmi regionali nel formato HD. Si tratta dei famigerati tg regionali. Quest’operazione ha richiesto la dismissione del canale 103, ove era sin ora collocato RAI3 HD; al posto di quest’ultimo, i programmi possono essere recuperati nelle sintonizzazione sui canali 501, 502 e 503, su smart tv dotate di tecnologia HbbTV (dalla versione 2.0.1) connesse a Internet disponibili.