Questo errore comune fa perdere ben 4 anni di pensione

Quale distrazione non commettere in prossimità della pensione per non rinviare di 4 anni la fine della carriera lavorativa

contributivo puro
Pensione (Foto Adobe – pensioniora.it)

La pensione di vecchiaia si raggiunge come noto al compimento di 67 anni di età e di almeno 20 anni di contributi. È un traguardo importante che segna la fine della carriera lavorativa e l’inizio di una nuova fase della vita personale. Si tratta di una delle modalità oggi possibili secondo la normativa vigente per accedere alla pensione.

Ma non la sola, esistono la pensione anticipata ordinaria, Opzione donna, l’Ape sociale, la pensione anticipata per lavori usuranti e notturni per fare degli esempi dei trattamenti più noti, il sistema delle quote. Tutti questi sistemi devono tener conto del conteggio contributivo in vigore dal 1996, puro per chi non ha contributi prima di quella data e misto per chi invece ne ha.

Pensione errore da evitare

contributivo puro
Pensione (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come detto la pensione di vecchiaia si raggiunge con 20 anni di contributi e 67 anni di età anagrafica, ma non solo. L’altro requisito necessario è quello reddituale, bisogna cioè avere maturato un assegno pensionistico pari ad almeno una volta e mezzo l’assegno sociale, nel caso dei contributivi puri. Se non si raggiunge la soglia reddituale si dovrà attendere fino al compimento di 71 anni di età.

Per ovviare si possono riscattare eventuali periodi di studio antecedenti il 1996, o versamenti contributivi in casse diverse da riconguingere o cumulare, oppure riscattare il servizio militare di leva che vale come contributo figurativo (utile anche per il requisito degi anni contributivi). Quindi tutto ciò che può determinare la fine dello status di contributivo puro. Ma può capitare anche il contrario, cioè che riscattare anni figurativi non convenga.

Per esempio per chi ha versato contributi solo dopo il 1995, può godere della pensione anticipata a 64 anni, sono sufficienti almeno 20 anni di contribuzione, ma l’importo della pensione deve essere pari o superiore di almeno 2,8 volte l‘assegno sociale. Si rischia riscattando il servizio militare di non essere più considerati contrbutivi puri e quindi di perdere questa opportunità anche se in possesso degli altri requisiti.

Quindi una materia complicata quella previdenziale, nella quale bisogna conoscere bene tutta le normativa esistente per approfittare delle finestre migliori e più convenienti per l’accesso alla pensione.

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