Busta paga, tredicesima più ricca quest’anno: controlla se rientri

Chi potrebbe godere di una tredicesima mensilità più alta, vediamo quali sono le fasce di reddito coinvolte da questa novità

Tredicesima busta paga
Tredicesima (Foto Adobe – pensioniora.it)

Si continua a parlare di riforma fiscale per i contribuenti italiani e delle possibilità di ridurre la pressione fiscale su stipendi e pensioni. Quindi come noto il governo fa deciso per il taglio del cuneo fiscale, con una riduzione della quota dei contributi a carico dei dipendenti e relativo aumento nelle buste paga, una misura valida per quest’anno a partire da luglio.

Ma la questione della riforma delle fiscalità non si esaurisce e il governo continua a puntare alla cosiddetta flat tax. Al momento, tuttavia, non ci sono anticipazioni e si tratta di voci che circolano negli ambienti governativi. Le difficoltà sono tante e una riduzione della pressione fiscale corrisponde a tagli nella spesa pubblica.

Tredicesima più pesante da quest’anno?

Tredicesima busta paga
Tredicesima (Foto Adobe – pensioniora.it)

Secondo quanto dichiarato da esponenti del governo le possibilità di attuare una prima riduzione della tassazione sarà fattibile dal prossimo anno. Ma già dalla fine di questo si pensa di introdurre una flat tax tendenziale al 15 per cento alle tredicesime previste a dicembre. La tassazione dovrebbe essere effettiva e non nominale con vantaggi maggiori per il cosidetto ceto medio.

Con i tagli previsti dal governo già a dicembre potrebbero esserci le possibilità di introdurre la nuova tassazione agevolata a tutti con incrementi in busta paga più elevati per la fasce reddituali più elevate. Nel dettaglio per redditi non superiori a 20mila euro guadagno netto di 70 euro; per chi percepisce fino a 28mila euro il vantaggio sarebbe di 120 euro in più. Ma gli aumenti sarebbero maggiori per le fasce più elevate di reddito.

Per chi dichiara fino a 35mila euro all’anno i benefici sarebbero di circa 200 euro netti, mentre per stipendi annui fino ai 50mila euro, il vantaggio sarebbe di 420 euro netti all’anno. Quindi incrementi maggiori per le fasce più ricche di dipendenti e pensionati. Lo scopo della proposta aumentare i consumi per chi ha maggiore disponibilità, partendo dalle risorse disponibili dallo Stato.

Per resta il governo la flat tax una scelta strategica in tema di politica economica con maggiore attenzione ai ceti medi e alla loro disponibilità di spesa. Non resta che attendere le decisioni ufficlie della maggioranza.

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