Olio frittura, non gettarlo: puoi riutilizzarlo così

Non solo è possibile non gettarlo come un banale rifiuto, ma è oggetto di un vero e proprio “riciclo” in queste modalità. Ecco come cimentarsi

Olio frittura (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nella cucina italiana, intesa nel senso del sacro Graal dela buona tavola, non mancano decine e decine di ricette riguardanti pietanze fritte. Anzi, il “fritto” ha un lungo seguito di estimatori culinari che negli ultimi anni, lo hanno assunto a degno rappresentante all’interno della filosofia dello street food. E così si è scoperto quale sia la chiave per mangiare un boccone in strada, condividendo il piacere in compagnia.

Il fritto, appunto. Pertanto, le odierne manifestazioni della gastronomia hanno compreso come sia giunto il momento di strappare lo scettro del regno della strada alla solita pizza a taglio o ai gelati gustati oramai sotto ogni stagione, anche nei giorni invernali. Il piacere della prelibatezza sfida altresì le esigenze di salute, e dunque, come qualsiasi fonte di soddisfazione, non bisogna eccedere.

Olio frittura, non gettarlo: 5 modi per riutilizzarlo

Olio frittura (Foto Adobe – pensioniora.it)

È noto come la gastronomia, specialmente se elaborata, crei non pochi scarti sul tavolo delle cucine casalinghe, come in quelle dei ristoranti e delle mense. Ebbene, tutti sanno che una buona frittura di pesce, o di altro tipo, non è che il netto di un lungo lavoro di cottura, ovviamente di frittura dell’olio: è quest’ultimo che produce la magica doratura della pastella tanto così amata dai buongustai.

Ma una volta terminata la cottura e la degustazione, cosa farne di tutto quell’olio fritto? Guai a gettarlo dal lavandino del bagno o della cucina. Si tratta di un rifiuto, ma non organico e biodegradabile: dunque, è altamente inquinante. In cucina, si può riutilizzare per una seconda frittura, ma non per una terza. Il vero riciclo dell’olio esausto avviene invece sotto altri contesti.

Il primo – come detto – è quello per una seconda frittura, basta che prima si libero il vecchio olio dai residui di cibo. Se occorre gettarlo, la modalità di smaltimento prevede il suo trasporto in contenitori di plastica presso un’isola ecologica (purché sia sempre filtrato). L’olio esausto è ottimo per lubrificare le attrezzature per il fai-da-te. Anche dopo una bella ceretta, l’olio permette di eliminare i residui di cera depositati sulle gambe o sotto le ascelle. Può essere l’essenziale ingrediente per creare una lampada lava in casa. Infine, il sapone per il bucato: è sufficiente affiancarlo ad un poco di sapone di Marsiglia e dell’olio essenziale.

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