Testamento, in quali casi rientrano tutti i cugini nell’eredità

Un quale caso i cugini rientrano nel testamento? Vediamo la possibilità che ci sono per la norma in vigore

successione cugini
Successione (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il tema delle successioni e dell’eredità è molto delicato e investe aspetti materiali quanto psicologici ed emotivi. La norma, attraverso il Codice Civile, dedica molto spazio alla questione proprio per le implicazioni che possono esserci in questo caso in vari ambiti, da quello tributario al patrimoniale e così via.

La legge prevede delle regole precise e dettagliate che coprono la casistica, senza dimenticare la giurisprudenza e le interpretazioni dei vari casi che si presentano al giudizio. Quindi l’accesso alla successione dei familiari di una persona defunta è regolata dalla norma sia nel caso di testamento valido che in assenza di questo documento.

Cugini quando rientrano delle eredità

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Successione (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nel caso di presenza di testamento la legge prevede che il de cuius non possa escludere i cosiddetti eredi legittimari, cioè quanti hanno diritto ad una quota dell’eredità. Si tratta del coniuge, dei figli e degli ascendenti con misura della suddivisione della quota legittima tra questi, secondo le regole previste dal Codice. Nel testamento il defunto non è tenuto a indicare un cugino.

Molto diverso il caso di mancanza di legittimari, il defunto con testamento allora può lasciare tutti i suoi beni ai cugini, non considerando altri parenti. Ma cosa succede se la persona non lascia un testamento? In questa situazione si ha la cosiddetta successione legittima e la norma individua nei parenti più stretti (coniuge e figli) quelli privilegiati nell’eredità.

La norma indica una precisa suddivisione dei beni del defunto in caso di assenza del testamento, privilegiando come accennato coniuge e figli. In assenza di queste figure intervengono gli ascendenti (i genitori ed eventualmente i nonni), i fratelli e le sorelle del defunto e i loro discendenti. La successione si sviluppa fino al sesto grado di parentela, solo in assenza di parente è lo Stato ad acquisire i beni del defunto.

Nel caso di una persona morta senza coniuge, figli, ascendenti, fratelli e sorelle e loro discendenti la successione è possibile per i parenti più prossimi. Quindi i cugini del defunto (parenti di quarto grado) hanno diritto all’eredità in questa situazione, ricordando che i parenti di grado più stretto escludono gli altri.

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