In arrivo alcune novità che riguardano i pensionati a partire dai mesi di giugno e luglio: vediamo insieme di cosa si tratta
Dopo decenni di duro lavoro il traguardo da raggiungere per una persona è sicuramente la pensione. Sono quasi 18 milioni i pensionati in Italia che, ogni mese, si recano in ufficio postale per ritirare l’assegno pensionistico o, il alternativa, che ricevono l’accredito diretto direttamente su BancoPosta o conto corrente bancario.
Ogni anno coloro che stanno per lasciare il mondo del lavoro devono destreggiarsi tra nuove leggi e norme e, per quanto riguarda il 2023, il governo Meloni ha deciso di prorogare Opzione Donna ma anche Ape Sociale. Sono inoltre previste delle novità sulle pensioni per i prossimi mesi di giungo e luglio: vediamo di cosa si tratta.
Pensioni, le novità per giugno e luglio
Se coloro che prendono la pensione di vecchiaia o anticipata non avranno nessuna novità sulle pensioni di giugno e di luglio, dall’altro lato ci sono delle novità che riguardano invece le pensioni minime. Questi pensionati avrebbero dovuto ricevere l’accredito di due mini – bonus confermati dall’INPS attraverso la circolare dello scorso aprile.
Inizialmente gli aumenti sarebbero dovuti arrivare a gennaio ma erano poi stati posticipati a marzo e poi a maggio. Con molta probabilità gli aumenti e gli arretrati per questi pensionati non arriveranno nemmeno per il mese di giugno. Non c’è infatti traccia, fino ad ora, del messaggio dell’INPS che riguarda il via libera dei pagamenti.
Anche per il mese di giugno, quindi, i pensionati che ricevono la pensione minima non avranno nessun incremento sull’assegno che resta fissato a 563 euro. Con l’1,5% in più la pensione degli under 75 arriverebbe a 572 euro mentre per gli over 75 salirebbe a 599 euro dato che l’aumento sarebbe del 6,4%.
Novità, poi, anche per quanto riguarda il mese di luglio. A luglio il cedolino della pensione sarà molto più ricco dal momento che saranno pagate le quattordicesime ai pensionati che ne hanno diritto. La quattordicesima spetta ai pensionati che hanno compiuto almeno 64 anni e che hanno un reddito complessivo annuo non superiore a due volte il trattamento minimo annuo.
Infine, una brutta notizia riguarda tutti i pensionati che ricevono l’assegno e la pensione di invalidità. Nonostante le rassicurazioni del governo Meloni, ad oggi, non riceveranno nessuna quattordicesima.
