Donne, 1.200€ nel 730 per chi fa questo lavoro

Ecco la possibilità di ricevere 1.200 euro per una categoria di lavoratric nel 730, vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta

Trattamento indennità reddito lavoratori domestici
Modello 730 (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il trattamento integrativo del reddito (Tir) è il contributo che spetta ai lavoratori dipendenti e ad altre categorie assimilate, in determinate condizioni reddittuali nel corso dell’anno. Si tratta del noto ex bonus Renzi, inizialmente di 80 euro al mese, poi portato fino a 100 euro mensili in busta paga.

La somma si riceve in base alla fascia di reddito del lavoratore dipendente, quindi con la somma versata direttamente nello stipendio, per quanti percepiscono fino a 15mila euro in un anno. Oppure sotto forma di detrazione fiscale per i lavoratori che guadagnano fino ai 28mila euro in un anno. Occorre evidenziare che per le fasce sotto gli 8.174 euro di reddito (la no tax area), cioè per i contribuenti incapienti, la norma vigente non prevede il trattamento.

Come avere 1.200 euro con il modello 730

Trattamento indennità reddito lavoratori domestici
Dichiarazione Redditi (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ma ne hanno diritto le colf e le badanti? Certamente le lavoratrici e i lavoratori domestici che rientrano negli specifici requisiti reddituali previsti dalla legge hanno diritto al trattamento di indennità. Ma per riceverlo devono presentare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi 2023. Non ricevono quindi l’ex bonus Renzi direttamente in busta paga, devono attendere i pagamenti direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Infatti nella dichiarazione dei redditi i lavoratori domestici non devono indicare un sostituto d’imposta e quindi devono presentare il modello senza sostituto. Da ciò ne deriva che l’eventuale importo complessivo del trattamento di indennità (pari a 1.200 euro) sia rimborsato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, successivamente alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Quindi una precisazione doverosa per badandi, colf, maggiordomi eccetera.

Sarà possibile controllare la propria dichiarazione dei redditi direttamente con la versione precompilata, disponibile sulle pagine dedicate al servizio sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per l’invio sarà sufficiente sottoscrivere e firmare la versione presente, se non vi sono modifiche da apportare, utilizzando l’applicazione presente. Altrimente sarà possibile farsi assistere da un professionsta abilitato o da un Caf (Centro assistenza fiscale).

Ricordiamo che la scadenza per la presentazione del modello 730 è prevista per il giorno sabato 30 settembre, che tuttavia essendo non lavorativo va slittare la data al giorno 2 ottobre lunedì.

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