Cartelle esattoriali, con quali cifre si rischia la pensione futura

In caso di cartelle esattoriali ci sono rischi per la pensione futura? Quale pericolo corrono le pensioni dei debitori

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Cartella esattoriale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Per un debito non saldato con l’Amministrazione pubblica può capitare di trovarsi a gestire delle cartelle esattoriali. Queste sono lo strumento con cui viene notificata al contribuente  l’avvenuta iscrizione a ruolo e permette ad Agenzia delle Entrate Riscossione di agire in modo coattiva nei confronti del cittadino per recuperare il debito insoluto.

Questa è in estrema sintesi la descrizione generale dello strumento usato dall’Erario per la comunicazione al debitore. Ma che cosa succede se quest’ultimo è un pensionato o un cittadino che sta per andare in pensione? Si rischia non avere più l’assegno mensile in presenza di debiti con l’Amministrazione pubblica? Va ricordato immeditamente che una cartella esattoriale è una notifica e come tale va considerata anche da un pensionato.

Incertezze per la pensione con le cartelle esattoriali

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Cartella esattoriale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Si può evidenziare che la cartella esattoriale è, come accennato, una specie di avvertimento al contribuente con la quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione reclama il saldo degli importi che sono risultati a debito dopo la  verifca dell’ente creditore (Comune, Regione, Inps, Agenzia delle Entrate, eccetera).

Una volta conosciuto l’ammontare del debito a suo carico, il cittadino ha del  tempo a disposizione per provvedere al saldo della cifra. Il pagamento può essere anche rateizzato, senza tralasciare i provvedimenti di stralcio e rottamazione decise nell’ultima manovra economica. Quindi esistono delle modalità per evitare che la cartella scada.

Solo dopo il termine fissato per il saldo, l’agente riscossore provvede all’esecuzione forzata per il recupero del credito. Quindi in caso di mancato pagamento della cartella si rischia il pignoramento della pensione, in questo caso infatti può scattare il cosiddetto pignoramento presso terzi con la trattenuta direttamente all’Inps, di una parte della rata pensionistica nelle modalità prevista dalla norma.

Comunque eventuali debiti non sono un ostacolo per andare in pensione. Questa spetta se si hanno i requisiti previsti dalla legge, anche se si hanno debiti con l’Inps stesso. L’Istituto provvede al rilascio dell’assegno, se si rientra nei limiti previsti per la misura previdenziale per la quale si va richiesta.

Cosa diversa in caso di omissione nel versamento di contributi necessari per raggiungere i requisiti. Bisogna versare quanto dovuto all’Inps per ottenere la pensione richiesta e in questo caso vi sono degli ostacoli concreti alla pensione futura.

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