Controlli Agenzia Entrate sul 730: chi rischia sanzioni

Alcuni contribuenti italiani possono essere presi di mira dal Fisco per quanto riguarda il modello 730 precompilato: ecco chi

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Modello 730 controlli fisco (Foto Adobe-pensioni.it)

Quello di maggio è un mese molto importante per i contribuenti italiani dal momento che iniziano tutti gli adempimenti burocratici che riguardano la Dichiarazione dei Redditi ed il Modello 730. La maggior parte degli italiani si affida a Caf e commercialisti per questi adempimenti mentre altri preferiscono fare da soli tramite il Modello 730 precompilato.

L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha messo a disposizione dei contribuenti sul suo sito web, il modello precompilato che permette di trasmettere la dichiarazione dei redditi in maniera semplice e veloce. Nel modello precompilato, infatti, molti dati sono già inseriti dall’Agenzia elle Entrate. Coloro che compilano da soli il Modello 730 dovranno però fare attenzione a non commettere errori per evitare sanzioni anche molto salate.

Modello 730, ecco chi rischia controlli da parte del Fisco

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Modello 730 controlli fisco (Foto Adobe-pensioni.it)

Tutti i contribuenti italiani che inviano la dichiarazione dei redditi entro il 31 maggio potranno ricevere i rimborsi, dove previsti, già a partire dal mese di luglio. La dichiarazione dei redditi precompilata è infatti disponibile già a partire dall’11 maggio sul sito dell’Agenzia delle Entrate accedendo con le proprie credenziali elettroniche SPID, CIE o CNS.

Il vantaggio principale della precompilata è che non si andrà sotto la lente di ingrandimento del Fisco dal momento che l’Agenzia delle Entrate non controllerà i documenti attestanti le spese indicate. I dati relativi sono stati già forniti da strutture accreditate, farmacie, parafarmacie, medici, università, banche, assicurazioni, asili pubblici e privati, imprese funebri, istituti scolastici ecc.

I rischi arrivano quando il contribuente decide di modificare il 730 precompilato e i controlli da parte del Fisco riguardano i documenti che sono stati sottoposti a modifica. L’Agenzia ricorrerà comunque ai controlli qualora riscontri elementi di incoerenza o il rimborso risulti superiore a 4.000 euro. Elementi d’incoerenza potrebbero essere uno scostamento d’importi significativo rispetto alle dichiarazioni dell’anno precedente o dai dati indicati nelle CU.

In caso di controlli il Fisco inviterà il contribuente a trasmettere o esibire la documentazione attestante la correttezza dei dati dichiarati. In caso di documentazione insufficiente o d’inerzia da parte del contribuente, quest’ultimo riceverà dall’Ente una comunicazione degli esiti del controllo e contestuale richiesta delle somme. La regolarizzazione dovrà avvenire entro 30 giorni dalla comunicazione.