Modello 730, questi documenti vanno conservati: non gettarli

Queste sono le ragioni e la convenienza per conservare questa tipologia di documenti ai fini della presentazione della dichiarazione dei redditi. Di cosa si parla

Modello di dichiarazione dei redditi 730 (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come ogni anno, giunti quasi alla metà dell’anno, si palesano principalmente due impegni a carico del cittadino medio: programmare le vacanze; presentare la dichiarazione dei redditi.  La premessa del cittadino medio è d’obbligo, dato che sono oramai statistiche confermate dalla realtà dei fatti che molti italiani resteranno a casa (come è oramai la tendenza forzata di questi ultimi anni), nella canicola estiva delle città.

Di certo, la presentazione dei propri redditi al Fisco è l’impegno più importante a carico di un contribuente, specialmente se persona fisica. Innanzitutto, tale compito impegna ben oltre il tempo di apertura canonica degli invii presso l’Agenzia delle Entrate. Lo è certamente per una buona parte; l’altra potrebbe sbrigarsela presentando il modello 730 precompilato direttamente dall’Agenzia.

Modello 730, i documenti relativi a queste spese non vanno buttati 

Modello di dichiarazione dei redditi 730 (Foto Adobe – pensioniora.it)

Non sono pochi i vantaggi offerti dalla presentazione del modello 730 precompilato: l’Agenzia delle Entrate non effettua e non effettuerà controlli sulla situazione dichiarativa del contribuente dal momento che è stato l’ufficio stesso a compilarlo; presentandolo prima di altri contribuenti che si affidano ad altre tipologie di dichiarazione, si concorre a ricevere in anticipo il rimborso del credito d’imposta.

Tale credito si riceve direttamente in busta paga, in qualità di lavoratore dipendente; o sul cedolino INPS, se percettore di trattamento pensionistico. L’anticipo sulla restituzione potrebbe avvenire già da settembre, rispetto al canonico mese di dicembre. Chi presenta il modello precompilato, però, possiede una situazione reddituale piuttosto semplificata, la quale consente rapidamente di scaricare il modello completato, eventualmente rettificarlo e reinoltrarlo.

Altri contribuenti, invece, si affidano all’assistenza del servizio di patronato di un CAF oppure di un commercialista, per includere molte spese dell’anno di imposta, ossia precedente a quello della dichiarazione, suscettibili di detrazioni, e dunque parzialmente rimborsabili. Occorre presentare i giustificativi di spesa (scontrini, ricevute di pagamento, fatture) relative a questi costi: spese medico-sanitarie; spese per l’acquisto della prima casa; spese per la ristrutturazione di un immobile di proprietà; premi assicurativi; spese relative all’asilo nido dei figli, scuola dell’infanzia, nonché università e conservatori di musica; spese per l’abbonamento al trasporto pubblico; spese per l’iscrizione dei figli ad associazioni sportive; fatture concernenti spese funebri; costi universitari a carico di studenti fuori sede (incluso l’affitto); spese per le erogazioni liberali, inclusi enti e partiti politici; spese veterinarie. Questi documenti non vanno cestinati prima dei 10 anni. 

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