Novità naspi, si potrà ancora avere in caso di licenziamento?

Tra i tanti cambiamenti che stanno attraversando la Naspi, molti si chiedono se si potrà ancora avere in caso di licenziamento 

Novità naspi (Foto Adobe – pensioniora.it)

Non è certo un mistero che, sin da quando il nuovo anno ha avuto inizio, il Governo Meloni sia stato inarrestabile nel farlo diventare un 2023 ricco di cambiamenti e novità. Tra i tanti aspetti a cui hanno deciso di mettere mano e, soprattutto, di rendere molto più controllati non possiamo fare a meno di nominare anche la Naspi, vale a dire la più che nota e per molti indispensabile indennità da disoccupazione. Ma cosa sta succedendo al momento? Scopriamo insieme quali sono i cambiamenti messi in atto.

Purtroppo come spesso accade, soprattutto all’interno del nostro Paese, non è certo raro o difficile sentir parlare dei cosiddetti furbetti: vale a dire persone che, nel corso degli anni, si sono approfittate dei vari aiuti economici messi a disposizione proprio dal governo, come ad esempio il Reddito di Cittadinanza o, per l’appunto, l’indennità per disoccupazione rendendola sempre più irraggiungibile invece per altri. Ed è proprio per questo motivo che, tra i principali obiettivi del governo nel corso di questo 2023, non mancano alcune misure proprio sulla Naspi per mettere fine a queste pratiche ormai comuni.

Licenziamo e Naspi, cosa sta cambiando?

Novità naspi (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come prima cosa, facciamo un piccolo passo indietro e rivediamo di cosa parliamo quando facciamo riferimento alla Naspi: ebbene, in questo caso come già detto si tratta di un’indennità per disoccupazione, rilasciata a tutti coloro che si sono improvvisamente trovati senza lavoro e senza che la volontà potesse davvero ricadere su di loro. Per tanto si parla di casi di licenziamo o, ancora, di mancato rinnovo del proprio contratto a tempo determinato.

Solitamente, per quanto riguarda proprio la Naspi, i più furbi cercavano di approfittare del cosiddetto buco normativo per riuscire così ad accedere al sussidio di occupazione: vale a dire che tendevano ad assentarsi dal lavoro senza reali giustificazioni, in modo tale da spingere forzatamente i propri datori di lavoro al licenziamento.

E’ proprio per questo motivo che, tra i tanti cambiamenti del 2023, troviamo anche uno che cerca di limitare questa pratica per ottenere la Naspi proprio per questo motivo, il decreto numero quarantotto rende questa pratica non solo poco etica, ora, ma anche scorretta per tanto al momento di assenze ingiustificate e ripetute, queste verranno catalogate come una perdita volontaria dell’impiego.