Pensione di reversibilità, quanto si perde per pagare le tasse

Ecco in che modo la quota di trattamento trasmessa all’erede a carico del defunto viene sottoposta alla tassazione della dichiarazione dei redditi. I numeri

Pensione di reversibilità (Foto Adobe – pensioniora.it)

In una catena di crisi economiche come quelle che hanno attraversato il sistema italiano, è opportuno individuare il rischio, nei contesti reddituali più difficoltosi, di raschiare – come si suol dire il fondo del barile. Proprio a fronte di questo pericolo, dall’iniziativa istituzionale è stata tirata, a suo tempo, una ciambella di soccorso, come quella rappresentata dal Reddito di Cittadinanza. 

Inoltre, il contesto della famiglia viene servito con effetti perequativi in misura universale, purché i nuclei comprendano figli minorenni o disabili a carico. Si sta parlando dell’indispensabile strumento dell’INPS dedicato, ossia l’Assegno Unico e universale per le famiglie. Anche altri tipi di nuclei, di altro tipo, senza figli presenti, vengono raggiunti dagli assegni cosiddetti ANF. E queste misure sono reputate dai componenti in oggetto come redditi pressoché irrinunciabili.

Pensione di reversibilità, è soggetta al versamento delle tasse?

Pensione di reversibilità (Foto Adobe – pensioniora.it)

Pertanto, si può a volte scatenare una piccola – per così dire – crisi economica all’interno del nucleo familiare stesso, generato da uno dei pochi eventi inevitabili nella vita di una famiglia, che lascerà irrimediabilmente un segno sul futuro dei superstiti: si parla del sopraggiungere di un lutto familiare. Nel concreto, sul lato economico, ciò traina un indubbio impatto sui familiari superstiti, in particolare al verificarsi di due condizioni.

Si consideri il fatto che a mancare possa essere proprio il titolare del reddito principale, colui o colei che mantiene gli altri componenti, privi di un reddito autonomo od economicamente non autosufficienti. Lo status, per questi ultimi, di essere a carico del de cuius può dare un vantaggio sotto il profilo previdenziale, direttamente espresso dall’INPS. Se il deceduto sia titolare di un trattamento pensionistico, quest’ultimo produce la cosiddetta pensione di reversibilità. 

La pensione di reversibilità rappresenta la quota prestabilita dalle tabelle INPS da riservarsi in primis ad un coniuge e ad eventuali figli. Al di fuori della classica linea diretta, essa viene distribuita a fratelli, sorelle e genitori se formano il nucleo alternativo. La pensione di reversibilità è soggetta alla dichiarazione dei redditi con la presentazione del modello 730, obbligatoria per i redditi da lavoratore dipendente; la prima, infatti, appartiene alle somme contribuiscono all’aumento dell’imponibile IRPEF. Fanno eccezione i contribuenti che posseggano solo la pensione, e sono privi di proprietà immobiliari (oltre la prima casa). La tassazione parte dal limite della no tax area di 8.500 euro, con detrazioni che vanno dai 1.955 euro ad un minimo di 713 euro.

 

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