Pensioni giugno, occhio al cedolino: ci saranno trattenute

Cosa aspetta i pensionati italiani con i ratei di giugno, con i cedolini si può facilemente verifcare quanto accade

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Trattenute Irpef (Foto Adobe – pensioniora.it)

Sono disponibli sul sito dell’Inps i cedolini pensionistici del mese di giugno. La consulatazione è molto semplice, basta accedere all’area personale MyInps tramite le credenziali personali (Spid, Cie e Cns), si raggiunge la sezione “Prestazioni e servizi” e poi quella “Cedolino pensioni e servizi collegati”.

Infatti con il cedolino sono consultabili numerosi altri dati e informazioni: dalle variazioni dell’ufficio pagatore ala visualizzazione dell’elenco dei prospetti di liquidazione (modello TE 08), dal certificato di pensione (modello Obis/M) alla cessione del quinto e per finire al dettaglio dei conguagli Irpef. Proprio sugli argomenti d’ordine fiscale è necessario, nel mese di giugno, prestare particolare attenzione, perché purtroppo per alcuni pensionati potrebbero essere presenti notizie non proprio gradevoli.

Le trattenute nelle pensioni del mese di giugno

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Pensioni (Foto Adobe – pensioniora.it)

In questo mese tra acconti e conguagli è notevole il peso dell’Irpef sull’ammontare della rata pensionistica. Proprio sul cedolino è possibili verificare la natura di tutte le informazioni che riguardano l’aspetto fiscale della pensione. Nel cedolino sono riportati tutti i dettagli e le motivazioni di eventuali modifiche all’ammontare dell’assegno, dunque il controllo a questo importante documento è necessario.

In questa mensilità ha un peso notevole l’Irpef (imposta sulle persone fisiche), infatti oltre alle ritenute e addizionali di tipo comunale, si trovano in più le addizionali regionali e comunali relative al periodo fiscale 2022. Come al solito gli eventuali prelievi vengono divisi in 11 rate da pagare nell’anno successivo a quello cui fanno riferimento. Ma c’è una segnalazione di grande importanza da fare: alcuni trattamenti assistenziali e pensionistici non sono soggetti a trattenute fiscali.

Si tratta delle prestazioni di invalidità civile, delle pensioni e degli assegni di tipo sociale, delle prestazioni non assoggettate alla tassazione per determinate cause (vittime del terrorismo e detassazione per residenza all’estero). Sul fronte delle imposte irpef è possibile operare un confronto tra quanto è stato trattenuto e la cifrada pagare effettivamente. Dal questo si può dedurre l’esistenza del conguaglio a credito o a debito.

Naturalmente questo fa tutta le differenza immaginabile, con il conguaglio a credito ci sono delle cifre aggiuntive, mentre in quello a debito le ritenute non hanno coperto quanto effettivamente si doveva versare e si deve pagare una quota. Comunque nel caso di un conguaglio a debito la trattenuta viene operata tenendo conto dell’ammontare dell’assegno pensionistico e dell’importo della somma dovuta.

Cedolini come si calcolano le trattenute

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Cedolino (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come accennato nel calcolo delle rate si tiene conto della somma da pagare e dell’assegno previdenziale per non incidere eccessivamente sulla disponibilità del pensionato. Infatti per chi detiene un reddito annuo inferiore ai 18mila euro e un debito Irpef che supera i 100 euro complessivi, il dovuto sarà spalmato su 11 rate totali per ogni mese. In tutti gli altri casi il debito d’imposta è già stato trattenuto con la quota erogata nel mese di marzo del 2023.

Come si vede il controllo del cedolino consente di conoscere nel dettaglio queste importanti informazioni fiscali. Nella parte del cedolino dedicata proprio alla questione dei conguagli fiscali si può leggere l’imponibile totale e la cifra dovuta come tributo con il dettaglio di quanto già pagato e del  restante che andrà versato con le rate successive.

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