Allerta superbonus, molti cantieri a rischio: cosa succede

Ecco cosa potrebbe succedere ad alcuni cantieri se non hanno raggiunto questo stato di lavori entro la scadenza prevista. Di cosa si sta parlando

superbonus edilizia popolare
Superbonus edilizio (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nel corso della vita, specie da giovani ma non da giovanissimi, un desiderio ricorrente quanto fisiologico è quello di raggiungere l’acquisto di una casa. Ancor più emozionante, se si tratta della prima casa, quella che sancirebbe il distacco dall’ambiente familiare e casalingo d’origine. È normale, sia per una giovane coppia che vuole condividere il tenore di vita sotto uno stesso tetto, sia per il single che aspira ad uno spazio tutto suo, in piena autonomia. Certo, il fronte economico è l’aspetto che dal desiderio, riporta effettivamente con i piedi per terra.

L’acquisto diviene oggigiorno affare – prevalentemente – dei genitori; sono loro che nella maggior parte dei casi affiancano il lavoro di realizzazione del figlio, assistendolo nella ricerca non solo dell’immobile ma anche del mutuo; anzi, spesso uno dei genitori diviene titolare del finanziamento, donando l’immobile ancor prima di finalizzare la compravendita tramite la diretta intestazione al giovane; in alternativa, ne diviene la solida garanzia in caso il mutuo sia intestato al figlio. Può accadere che i genitori, responsabili del “regalo”, decidano per soluzioni alternative, come ad esempio la separazione di un appartamento molti grande, oppure l’acquisto di un appartamento adiacente alla casa.

Allerta superbonus, molti cantieri a rischio: attenzione alla data 

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Superbonus edilizio (Foto Adobe – pensioniora.it)

Tanti lavori e interventi può accompagnare il graduale guadagno della vivibilità, che a volte non si ottiene soltanto con l’acquisto. È facile immaginare che si opti per una ristrutturazione, che si voglia leggera o pesante. Una ristrutturazione può essere l’occasione anche per ammodernare la casa nei suoi dispositivi specifici, oltre che farla “bella” e comoda.  Si può intervenire, in tal senso, per renderla più sostenibile. Ne è stata la dimostrazione la maratona di interventi negli appartamenti e negli stabili condominiali partita dopo l’emergenza sanitaria da Covid-19.

La ripresa economica ha avuto come ponte lo strumento del governo rappresentato dal Superbonus 110%; la massima detrazione sugli interventi di riqualificazione degli spazi privati e pubblici all’interno di contesti condominiali e non solo. La scontistica ha visto tre modalità: detrazioni in dichiarazione dei redditi; sconti in fattura; cessione del credito agli istituti di credito. L’esaurimento dei fondi avvenuto nel prosieguo, ha interrotto anche la cessione da parte delle banche, ma la proroga e la garanzia di rimborso dello Stato sta pian piano riaprendo le pratiche (seppure con molte limitazioni).

Attualmente, i riflettori sono puntati sulla data del prossimo 30 giugno. Nello specifico, gli attori della questione sono i cantieri aperti nelle case popolari, edifici ex Iacp. Gli interventi effettuati sotto l’egida del Superbonus dovranno, entro il suddetto giorno, aver raggiunto lo stato di avanzamento lavoro al 60%: ciò permetterà di mantenere l’agevolazione al 110% per tutto il 2023. In caso di mancato raggiungimento, l’agevolazione sarà decurtata di sei mesi, dopodiché entreranno in gioco le agevolazioni ordinarie. Per le villette, il Superbonus resterà attivo fino al 30 settembre, nei confronti degli interventi completati al 30% entro il 30 settembre 2022. Questa accelerazione è stata imposta per superare i ritardi accumulati con il blocco della cessione dei crediti del febbraio 2023.