Bonus campo estivo INPS: che novità ci sono

Ecco come sarà possibile regalare una vacanza ai figli all’insegna della compagnia in uno dei centri ricreativi dedicati al periodo estivo. I particolari

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Bonus centro estivo (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il mese di giugno rappresenta mediamente, per un lavoratore, un mese in cui si tengono le agende aperte, si studiano i calendari; il tutto per organizzarsi, per organizzare, soprattutto l’estate. Ebbene sì, costituisce una tradizione quella aprire le danze dell’organizzazione “logistica” delle proprie ferie proprio intorno ai mesi di maggio e giugno. E magari si finisce quasi per dimenticarsene, se si approfitta delle settimane primaverili e preestive per staccare un poco dal lavoro e dalla quotidianità per trascorrere pochi ma graditi giorni di necessario relax.

Se si è fedeli, invece, alle classiche “ferie d’agosto”, appunto, le correnti settimane appaiono come il momento giusto per concludere la programmazione della propria estate. Si inizia dalle modalità di viaggio, passando per l’alloggio. Oggigiorno non mancano soluzioni estremamente economiche (anche per quanto riguarda l’uso dell’aereo), così come viaggiando assieme ad altre persone, si possono dividere gli spazi e le spese di un appartamento vacanze o di un b&b, con relativi costi del vitto.

Bonus campo estivo INPS: ecco chi ne beneficerà

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Bonus centro estivo (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le grandi città stanno rendendo chiaro e visibile lo status dei coevi viaggiatori. Innanzitutto viaggiatori economici: non è infatti necessario spendere una fortuna per raggiungere sostanzialmente qualsiasi meta. Come sopra accennato, le spese del trasporto sono in fondo ammortizzate da tariffe supereconomiche, rese possibili dal netto anticipo imposto sulle prenotazioni; idem per quanto riguarda l’alloggio, a cui è possibile strappare un pernottamento degno della cosiddetta “bassa stagione”, grazie alle forte di cui è cosparsa la rete e ad una minima forma di adattamento personale.

Insomma, chi si accontenta gode; ma non è detto che accontentarsi significhi prestarsi a pesanti sacrifici. I vecchi luoghi comuni calati sul tema delle vacanze e delle partenze sono in maggioranza smantellati dalla realtà flessibile del web, dalle iniziative delle compagnie aeree o dei “brand” delle ferrovie. A resistere – forse – sono rimasti i luoghi comuni delle autostrade d’agosto, delle file ai caselli, della balneazione di massa e il controesodo. Per una famiglia di lavoratori, in procinto di partire, c’è un ulteriore fattore da considerare, almeno per quanto riguarda la qualità di relax che ci si vuole concedere.

Il fattore aggiuntivo è costituito dai figli. Decidere o meno di coinvolgerli fa scaturire vari quesiti: sì, di tipo economico; ma anche di scegliere di prendere delle ferie momentanee anche da loro, chiedendo la custodia a nonni e parente; se sono sufficientemente adulti, basta lasciar loro le chiavi di casa. Ma quando l’età è ancora sin troppo bassa? Un’alternativa esiste: il centro estivo. Animatori e accompagnatori, oltre ad una nutrita compagnia di piccoli coetanei e giochi, sapranno traghettare l’entusiasmo dei figli fino al dietro dei genitori. Si sa, anche il centro estivo è una spesa; ma almeno per i dipendenti della Pubblica amministrazione vi è la possibilità di sfruttare i bonus campus 2023. Sono destinati ai dipendenti e pensionati INPS aventi figli dai 3 ai 14 anni; equivalgono a 100 euro alla settimana. Si possono richiedere fino al 30 giugno. Si richiede che la frequentazione avvenga per almeno una settimana (un minimo di 5 e un massimo di 20 giorni di frequenza anche non consecutiva) tra giugno, luglio e agosto.