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Baby sitter per l’estate, sono questi i prezzi medi in Italia

Con l’arrivo dell’estate e la fine della scuola, sono tante le famiglie che si rivolgono a una baby sitter: ma quanto costa?

Baby sitter (Foto Adobe – pensioniora.it)

La scuola è finita, il tempo dei libero dei più piccoli cresce in modo esponenziale e quello invece dei più grandi sembra diminuire ogni giorno di più: insomma, man mano che si cresce, si comincia a comprendere che in realtà l’estate è bella solo se si hanno tutti e tre i mesi realmente liberi e a disposizioni. Altrimenti questo periodo non rappresenta altro che tre mesi di lavoro ininterrotto, come sempre, ma questa volta conditi con un caldo afoso e un’umidità spesso asfissianti: insomma, nulla di cui gioire realmente.

Chiaramente, e come possiamo facilmente immaginare, per i bambini questi tre mesi hanno invece un’immagine senz’altro molto diversa. Si tratta infatti di settimane di relax e divertimento ininterrotto, in cui l’unico pensiero è quello di giocare, stare in compagnia e soprattutto godersi ogni minuto libero come se fosse l’ultimo: e quindi al massimo. Proprio a causa di questa disparità nella visione dell’estate di un adulto e di un bambino, sono sempre di più i genitori che si trovano costretti ad accettare la presenza di una persona esterna per poter gestire tutto il tempo libero dei propri figli. Ed è proprio qui, dunque, che entra in gioco la baby sitter: ma quali sono i prezzi per questa stagione? Scopriamolo.

L’estate delle baby sitter, ma ecco quanto costano

Baby sitter (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ebbene sì, se anche voi vi trovate davanti a questo scoglio enorme rappresentato dall’estate e non sapete come gestire il tempo libero dei vostri figli mentre siete a lavoro, l’opzione più gettonata potrebbe senz’altro essere quella rappresentata da una baby sitter. Ma, come prima cosa, cerchiamo di scoprire quali sono le tariffe standard di una baby sitter e dunque quanto realmente ci verrebbe a costare. Innanzitutto, bisogna considerare che quando si parla di tariffa base si fa riferimento a un periodo che va fino alle quattordici ore settimanali e solo dal lunedì al venerdì.

Qualora si sforasse con le giornate o con gli orari, chiaramente l’importo orario potrebbe subire delle variazioni e, senz’altro, dei significativi aumenti. In ogni caso, per quanto riguarda la tariffa orario diurna il costo di aggira intorno agli otto euro a ora, che sale invece ai nove euro nel corso delle ore serali. Qualora, invece, ci sia la presenza di due bambini e non dunque solo uno il prezzo sopra citato subisce un incremento del dieci per cento, che potrebbe invece salire al venti per cento in caso di tre bambini da gestire insieme.

Il sabato e la domenica, invece, oltre che i festivi la tariffa orario è di nove euro e cinquanta. Nel momento in cui si sfora con la tariffa standard, e come abbiamo già detto, il prezzo non può fare a meno che lievitare e si comincia a ragionare a costi mensili e non più orari: ad esempio, con quindici ore settimanali la tariffa è di quattrocento ottantasette euro, che diventa di seicento sei sulle venti ore settimanali e di settecento quattro con venticinque ore. Per finire, il massimo che si può raggiungere è quello che prevede ben cinquanta ore settimanali con un costo mensile di milletrecento euro.

Pubblicato da
Redazione PensioniOra