Buoni fruttiferi Poste: quali sono rimasti e quanto si guadagna

I buoni fruttiferi postali rimangono un buon investimento per accantonare del denaro ed avere nel medio lungo periodo un riscatto un tasso di interesse discreto

buoni fruttiferi postali quali sono
Rendimenti buoni fruttiferi (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Chi non vuole intraprendere l’insicurezza del mercato azionario ed ha desiderio di mettere da parte dei soldi e farli fruttare, può ricorrere ai buoni fruttiferi postali. In generale il rendimento dei tassi di interesse non è altissimo, ma esso ha due vantaggi. Il primo è la garanzia pubblica da parte dello stato. E il secondo il costo pari a zero dell’apertura del buono fruttifero postale. Ad eccezione delle imposte che vengono applicate solo sugli interessi. La tassazione è agevolata al 12,5%.

Un altro vantaggio è che i buoni fruttiferi postali sono esenti dall’imposta di successione. Inoltre, è conveniente spostare parte del conto in banca e trasformarlo in buono fruttifero postale o qualche altra forma di investimento, al fine di evitare di pagare l’imposta di registro di 34,20 euro che è applicata automaticamente su tutti i conto corrente postale o bancari al di sopra dei 5mila euro di saldo. I buoni fruttiferi tradizionali avevano un riscatto a lungo termine. Ora ne esistono altri con tempi decisamente più ristretti, ma allo stesso tempo con dei tassi di interesse più bassi.

Buoni fruttiferi postali, quanto si guadagna

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Poste Italiane (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Come accennato in precedenza i buoni fruttiferi postali non hanno degli alti tassi di interesse, ma hanno il vantaggio di avere la sicurezza del riscatto nel momento in cui i termini i massimi sono scaduti. Esistono due tipologie fisiche di buono fruttifero postale punto La prima è quella tradizionale cartacea, che deve essere mantenuta con cura a casa, perché se si perde può essere un problema recuperarne una copia. Per verificare i guadagni ottenuti dal libretto postale cartaceo ci si deve recare presso gli uffici di poste italiane.

Mentre invece la versione digitale dematerializzata non produce un buono fruttifero postale fisico, ma è completamente gestita e aperta online. In questo modo si può verificare tramite le credenziali di accesso in qualunque momento i tassi di interesse. Si ricorda che dopo la scadenza in buoni fruttiferi non producono più interessi.

Quali sono le formule più convenienti

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Poste Italiane (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Ogni tanto poste italiane tira fuori qualche formula vantaggiosa di buoni fruttiferi postali. In questo momento quelle a disposizione sono di medio termine. Si tratta del buono 3 anni plus che consente un investimento a tre anni con rendimento fisso, e la possibilità di ottenere rimborso in ogni momento. Il rendimento annuo lordo a scadenza è del 2%.

Tempi un pochino più lunghi ma allo stesso tempo rendimento annuo un po’ più alto è per il buono 3 x 2. L’investimento è fino a sei anni, e si ha la possibilità di ottenere rimborso anche dopo tre anni con il riconoscimento degli interessi maturati. Il rendimento annuo lordo a scadenza del 2,25%.

Un tipo di buono con un rendimento annuo piuttosto conveniente è quello dedicato ai minori. Esso può essere aperto in qualunque momento della vita del minore, anche al momento della nascita, da un genitore, un parente o anche semplicemente un amico. Il rendimento annuo lordo è del 4,5% e può essere riscattato dal compimento della maggiore età in poi. Si ricorda che dopo 10 anni dalla scadenza dei buoni fruttiferi postali, essi vengono ritirati da poste italiane e spostati nel fondo Consap in quanto buoni dormienti. Il titolare riceverà con largo anticipo la comunicazione, e basterà effettuare anche un solo movimento sui buoni per farli uscire dalla lista dei dormienti.

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