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Mutuo e Prestiti

Cosa puoi fare se la rata del mutuo è troppo alta

La rata del mutuo è troppo alta? Ecco tutto quello che puoi fare per ammortizzare il costo e alleggerirla notevolmente.

Rata del mutuo troppo alta? Ecco cosa puoi fare (canva-pensioniora.it)

Con le nuove direttive della Banca Centrale Europea, i tassi di interesse sui mutui hanno vissuto un notevole incremento. Lo scopo alla base di questo aumento è da ricondursi alla lotta all’inflazione: meno soldi circolano più si abbasserà il tasso di inflazione. Ridurre l’accesso al credito è sembrata sin da subito una manovra molto forte e contraddittoria, tanto da indurre banche e correntisti a vere e proprie rivolte.

Va da se che una tale manovra ha colpito profondamente tanti settori, in primis quello immobiliare, colpito da un calo del mercato di vendita e un conseguente incremento della ricerca di case in affitto. Chi, invece, ha già contratto un mutuo oggi si ritrova a pagare delle rate con cifre esorbitanti. Esistono però numerose strategie che possono aiutarci a ridurre l’impatto che rate troppo alte hanno sulle nostre finanze.

Rata del mutuo troppo alta? Ecco cosa puoi fare

Ecco la soluzione perfetta per ridurre la rata del mutuo (canva-pensioniora.it)

A causa della precaria situazione economica e finanziaria del nostro Paese, sempre più famiglie si ritrovano ad arrivare a stento a fine mese. L’inflazione ha portato un incremento di fatto su tutti i beni e servizi di consumo, utenze energetiche, oltre che un aumento dei tassi di interesse come già evidenziato prima.

Per affrontare questo periodo lo Stato ha proposto tutta una serie di incentivi per sostenere le famiglie maggiormente colpite da questi cambiamenti. Si pensi ai numerosi bonus, agevolazioni e tregua fiscale che negli ultimi anni hanno aiutato milioni di famiglie a sostenere quantomeno le spese fondamentali per vivere. Nonostante la presenza di questi aiuti molte famiglie si sono ritrovate con delle rate del mutuo notevolmente più alte, mutamento che ha generato non poca preoccupazione in milioni di cittadini.

Esistono però numerose strade che si possono percorrere per ridurre l’impatto che hanno queste rate del mutuo così alte. Ogni famiglia, è chiaro, dovrà fare una valutazione del tutto personale, ma le soluzioni sono davvero molteplici. Innanzitutto è bene fare una distinzione tra i mutui a tassi fissi e variabili. Chi sottoscrive un mutuo a tasso fisso non sarà interessato dai cambi degli interessi del mercato, rimanendo appunto fisso nel tempo. L’unica cosa che potrebbe subire delle modifiche sono i costi di gestione amministrativi che potrebbero subire degli aumenti.

Chi invece subisce maggiormente questo aumento nei tassi di interessi, sono coloro che hanno sottoscritto ad un mutuo a tasso variabile. Come suggerisce la parola il tasso variabile comporterà una rata mensile sempre diversa e che subirà notevoli fluttuazioni a causa delle mutate condizioni economiche. 

In questi casi si può scegliere, in primo luogo una rinegoziazione del piano di debito. In sintesi il debitore chiede alla banca una modifica delle condizioni contrattuali sottoscritte inizialmente. In questo modo sarà possibile ridurre le singole rate mensili o optare per un piano a tasso fisso. Questo servizio può essere richiesto in qualunque momento ed è praticamente a costo zero. 

La banca che ha elargito il credito però dovrà prima verificare che la situazione finanziaria del debitore sia effettivamente mutata negativamente e solo così verrà accettata la rinegoziazione. Grazie ad essa è possibile, quindi, ridurre l’importo delle singole rate mensili, optare per un tasso fisso, estendendo di conseguenza la durata del contratto.

Un altra soluzione a disposizione del debitore, sempre gratuita e che può essere richiesta in qualsiasi momento, è la surroga. Come suggerisce la parola, con essa è possibile richiedere il trasferimento del proprio mutuo da un istituto all’altro. Grazie a questo sarà possibile adottare un nuovo piano, nuove condizioni favorevoli senza dover affrontare alcuna spesa notarile. L’unica spesa a carico del debitore resta la tassa ipotecaria dell’importo di 35 euro.

Pubblicato da
Redazione PensioniOra