Prestito senza busta paga in Posta: si può avere?

Ecco qual è uno strumento immediato di finanziamento veloce erogato senza dover esibire le consuete ed ostative garanzie. Di quale servizio postale si parla

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Poste Italiane (Foto Adobe – pensioniora.it)

Fuori da ogni sorpresa, oggi si conoscono fin troppo bene cause ed effetti di una crisi energetica che ha preso avvio più di un anno e mezzo fa, e che si è velocemente trasformata nella ennesima crisi economica sistemica degli ultimi anni. Ovviamente, una crisi che non poteva non spazzare molte buone energie finanziarie del PIL italiano (specialmente dopo la ripartenza degli indici di ricchezza seguita nel post emergenza sanitaria epidemica).

Causa ed effetto, dopo gas, guerra, mercati internazionali, speculazioni monetarie su larga scala e trasversali, hanno un solo nome ereditato fino ai giorni che si stanno vivendo: inflazione. La componente buona e cattiva dell’economia non ha cessato di erodere il fronte della spesa privata, sebbene abbia incentivato un inevitabile scossone dell’iniziativa istituzionale, la cui traccia già evidente la si ritrova nell’anticipo dell’annuale adeguamento ISTAT degli importi in base agli indici dei prezzi al consumo.

Prestito senza busta paga in Posta: di cosa si tratta

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Prestito Poste Italiane (Foto Adobe – pensioniora.it)

La rivalutazione, dallo scorso ottobre, resa effettiva con gli indici reali di gennaio, ha costituito un tentativo di soccorso esteso al contrasto di quel superamento del muro delle due cifre percentuali da parte dell’inflazione. Le prime misure ad essere d’adeguate all’andamento in crescita sono state le pensioni, seguite ad oggi dalle molteplici misure di supporto economico erogate dall’INPS.

Oltre ad essere colpiti gli acquisti nelle loro declinazioni più essenziali, e dunque il potere d’acquisto, l’inflazione ha altresì ridotto la capacità di risparmio, decimata appunto da una maggiore spesa. Con evidenti conseguenze sulle famiglie meno economicamente disponibili. In termini più macroscopici, gli effetti negativi hanno raggiunto anche i mutui, dopo che una nuova ascesa inflazionistica ha costretto la Banca Centrale Europea ad innalzare i tassi di interesse. 

Prestito senza busta paga con Poste Italiane: ecco le possibilità

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Prestito Poste Italiane (Foto Adobe – pensioniora.it)

Gli indici rialzati – amara terapia per una patologia già debilitante – agendo sul costo del denaro e dei servizi, hanno di fatto annullato la reciproca convenienza dei mutui a tasso fisso e dei mutui a tasso variabile, e di conseguenza hanno creato uno stallo nella richiesta di finanziamenti presso gli istituti di credito. A tutto vantaggio della crescita dei contratti di affitto. Non è stata una reale crisi dei mutui, ma la decrescita dei potenziali proprietari di immobili è stata evidente.

Come si sa, in condizioni di progressivo impoverimento, però, la ricerca di prestiti, finanziamenti agevolati, quantomeno circoscritti a limitati progetti di spesa è attiva, eccome. Non sono pochi gli italiani che si sono rivolti alle banche per somme ben più modeste di quelle necessarie per una casa, al fine di concretizzare una spesa che senza quell'”aiutino” sfiorerebbe l’impossibile.

Meglio ancora se la piccola spinta economica giunga da uno strumento agile, che non comporti pesanti sottoscrizioni e garanzie, ma una restituzione flessibile e dinamica. Ed oggi, a mancare sempre più spesso è una garanzia come la busta paga. Poste Italiane eroga prestiti nei quali questo requisito è trascurabile. Si parte dal MiniPrestito PostePay e dal MiniPrestito BancoPosta, con i quali si ottiene un finanziamento immediato fino a 3mila euro, con restituzione tramite addebiti sulle carte in 22 mesi. Per i lavoratori atipici c’è inoltre il Prestito senza busta paga, per somme da 3mila a 30mila euro, restituibili in 22 e fino a 84 rate mensili. Basta esibire un certificato di reddito attestante la presenza di un’entrata fissa prodotta in Italia o di una pensione.

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