Scadenza Fisco tra una settimana per le partite iva

Per i possessori di partite iva è consigliabile segnare questa importante scadenza se non si vuole rischiare di pagare delle maggiorazioni.

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Prossime importanti scadenze per i possessori di partita iva, segnare questa data è fondamentale (canva-pensioniora.it)

Lavoratori autonomi, imprenditori e liberi professionisti, sono vicini i termini per importanti dichiarazioni fiscali. Tutti i possessori di partita iva sono tenuti a rispettare determinate scadenze affinché non scattino maggiorazioni. Essere un lavoratore autonomo ha sicuramente importanti benefici, ma è importante anche tenere a mente gli obblighi fiscali a cui è tenuto.

Chi possiede una Partita IVA è, infatti, tenuto a versare le imposte dovute in base al regime fiscale prescelto: forfettario o ordinario. Tra gli obblighi fiscali a cui è tenuto il lavoratore autonomo c’è sicuramente la presentazione delle dichiarazione dei redditi grazie alla quale è possibile calcolare le imposte da pagare all’Agenzia delle Entrate. Le prossime scadenze riguardano proprio questo aspetto.

Partite Iva, scadenze importanti previste per la prossima settimana

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Partita Iva, importanti scadenze per il fisco, pena? Maggiorazioni e sanzioni (canva-pensioniora.it)

Essere imprenditori in Italia non è affatto facile, sono centinaia di migliaia i lavoratori autonomi che ogni anno devono destreggiarsi tra imposte, dichiarazioni e conteggi complessi. Come abbiamo introdotto, ogni titolare di partita iva deve adempiere a degli obblighi ben precisi, tra questi troviamo in primis il pagamento delle tasse ed imposte sul reddito.

Indipendentemente dal regime fiscale scelto al momento dell’apertura della partita iva, il titolare sarà tenuto a pagare una imposta ben precisa, IRAP se si tratta di attività produttive, IRES nel caso di società e IRPEF nel caso di persone fisiche (ditta individuale o libero professionista). Le scadenze che dovrai segnare se sei titolare di partita iva riguardano proprio l’IRPEF. Ovvero quell’imposta progressiva che aumenta all’aumentare del reddito dichiarato.

L’IRPEF è, quindi, l’imposta sul reddito delle persone fisiche ed è dovuta da tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e dai pensionati che sono dotati di sostituto di imposta. Solo coloro che ricadono nella cosiddetta No Tax Area non sono tenuti a pagare l’IRPEF. In questa fascia rientrano coloro che maturano redditi inferiori o pari agli 8.174 euro.  Il prossimo 20 luglio scadrà il termine per effettuare il pagamento proprio dell’IRPEF per il saldo dell’anno 2022 e il primo acconto 2023.

La proroga permetterà il saldo, chi non vi provvederà in tempo sarà tenuto al pagamento di importanti maggiorazioni, anche del +0,4% se effettuati in ritardo, a patto che non si superi la data del 31 luglio. Nel caso in cui non vengano rispettate le scadenze verranno applicate delle sanzioni in base alle imposte dovute. In particolare il contribuente sarà tenuto a pagare al fisco una sanzione amministrativa del valore di 120% fino a 240% di tutto l’ammontare dovuto, con un minimo di 250 euro.

Grazie alla proroga, molti contribuenti potranno saldare le imposte dovute senza dover incorrere in maggiorazioni o sanzione. A seguito della proroga sono cambiati anche i termini successivi per il pagamento delle rate successive che sono slittate tutte di circa un mese. Dopo il 20 luglio i termini di pagamento per la seconda rata sono previsti per il 21 agosto, il 18 settembre per la terza, il 16 ottobre per la quarta ed il 16 novembre per la quinta ed ultima rata.

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