Prezzo benzina, novità dal 1 agosto: cosa troveremo

Per dare un contenimento al caro benzina e soprattutto alle speculazioni, è stato introdotto un decreto sulla trasparenza dei prezzi

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Self Service (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Quando il decreto è stato annunciato i benzinai non hanno accolto molto bene questa misura. Al punto da scioperare per ben quattro giorni consecutivi. Si trattava del mese di gennaio. E del cosiddetto decreto carburanti non se n’è avuto più notizia. Si iniziava a sospettare che i gestori delle pompe di benzina avessero raggiunto i loro intenti e che gli obblighi per migliorare la trasparenza sui prezzi fossero stati eliminati.

Ed invece, a ridosso delle vacanze, periodo dell’anno nel quale generalmente si assiste ad un aumento del costo della benzina del diesel, il decreto carburanti è tornato. Con un obbligo stabilito a partire dal primo agosto 2023. Dunque tra pochi giorni. Contemporaneamente si sta assistendo ad un aumento dei prezzi con delle punte che non si toccavano da diversi mesi. La benzina è tornata ai 2 euro al litro in modalità servita. Ed il diesel supera non di poco 1,70 euro al litro. Per questo è necessario introdurre delle misure che migliorino il contenimento dei prezzi, specialmente in vista delle vacanze estive, quando generalmente un numero maggiore di cittadini si trova a viaggiare.

Il DL carburanti, cosa è previsto sui prezzi della benzina

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Prezzi carbiuranti (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Lo scorso gennaio è stato messo sul piatto il cosiddetto decreto carburanti, il quale impone degli oneri ai gestori delle pompe di benzina. Tra i quali l’esposizione dei prezzi medi affianco al prezzo praticato dall’esercizio commerciale stesso. Questo mette senza dubbio in evidenza se il prezzo praticato è più o meno conveniente rispetto alla media dei carburanti su base giornaliera. L’obbligo prevede l’esposizione della cartellonistica con un prezzo al litro visibile affiancato al prezzo predicato, per ogni tipologia di carburante, non solo la benzina.

L’omissione dell’esposizione comporta in prima battuta, anche se questa viene fatta una volta sola, a una multa che va dai 500 euro ai 6000 euro. Dopo la quarta infrazione l’esercizio commerciale può essere sospeso per un minimo di 7 giorni fino a 90 giorni. Ovviamente i benzinai non vedono di buon occhio questa forma di obbligo. Dal DL carburanti era prevista anche una app ufficiale tramite la quale ogni cittadino poteva identificare almeno tre pompe di benzina che praticavano i prezzi migliori nel raggio ristretto della propria posizione. Per ora di questa applicazione non se ne ha alcuna notizia.

Decreto carburanti, come vengono esposti i prezzi medi

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Stazione di servizio (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

L’obbligo per gli esercenti è di esporre il prezzo medio entro le 10:00 di mattina per le pompe di benzina che aprono alle 8:30 o che sono aperte 24 ore al giorno. Negli altri casi il termine massimo è 2 ore dopo l’apertura. Per calcolare il prezzo medio ogni mattina l’esercente deve comunicare il prezzo praticato per ogni tipologia di carburante, ed indietro avrà la comunicazione del prezzo medio da esporre su base regionale. Ad eccezione delle pompe di benzina situate sulle autostrade, dove il prezzo medio da esporre è su base nazionale e non regionale.

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