Bonus casa anche col contratto determinato: cosa molti ignorano

Ecco quali possibilità ci sono per i giovani potenziali proprietari per ottenere agevolazioni fiscali nell’acquisto di un immobile. Di cosa si sta parlando

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Bonus casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Mentre diversi milioni di italiani sono in procinto, fra poche settimane, di immettersi nella rete autostradale nazionale per raggiungere le località di mare o di montagna, molti altri si trovano nella condizione di dover fare i conti, tutti i giorni, feriali e festivi, con lo scotto delle difficoltà economiche, derivate dalla precarietà professionale e dagli effetti della crisi globale iniziata un anno e mezzo, e tutt’oggi in atto.

Mentre molti mezzi di informazione mostreranno le previsioni dell’entità dell’esodo vacanziero, per altri cittadini, il mese di agosto si svolgerà con la forzata presenza nel bel mezzo desertico della città. Certo, non è la medesima sensazione che provano coloro che decidono di seguire il nuovo trend di frazionare le ferie distribuendole nei giorni di luglio e di settembre, liberando il mese di agosto da partenze che si aggiungeranno nel grande ingorgo presente nel traffico aereo e ferroviario.

Bonus casa e contratto determinato: si ottiene l’agevolazione?

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Bonus casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Per altri, dunque, ad agosto si aprirà l’ennesima sfida esistenziale contro il progressivo impoverimento da crisi. Troppo spesso, tale sfida si declina anche nel mantenere il livello sufficiente di sostentamento, come per esempio, per fare la spesa. Pertanto, di fronte al persistente calo del potere di acquisto e dunque della riduzione della capacità di spesa, il governo Meloni ha messo a disposizione la Carta Solidale 2023, con un credito una tantum da 382,50 euro, destinato a soggetti con reddito fino a 15mila euro.

La Carta Solidale viene erogata automaticamente dall’INPS ai nominativi indicati direttamente dai Comuni. Ma certamente la crisi economica, colpendo vari aspetti della realtà quotidiana, non ha risparmiato gli orizzonti di desiderio. Tra questi, c’è la casa. La componente centrale della crisi, l’inflazione, oltre a colpire i consumi, si è messa di traverso anche nei tassi che regolano gli scambi di denaro e di servizi.

Bonus casa anche col contratto determinato: cosa si risparmia

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Bonus casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Per questo motivo, la Banca Centrale Europea ha rialzato i tassi di interesse dallo scorso autunno, e di conseguenza si è verificato uno scossone nel campo delle rate dei mutui. Ancorché siano andate annullandosi le reciproche convenienze dei mutui a tasso fisso e dei mutui a tasso variabile, gli aumenti percentuali hanno influito pesantemente sulle rate delle restituzioni in essere, con aumenti mensili fino a 250 in più.

La curva dei mutui ha subito così una flessione sufficiente a far alzare il successo degli affitti. Ma non occorre parlare di crisi dei mutui, dal momento che nonostante tutto il settore ha tenuto grazie ai bonus fiscali del governo sui finanziamenti erogati per l’acquisto della prima casa. In particolare, si parla del Bonus casa under 36, richiedibile ancora entro il 31 dicembre 2023, che offre ai giovani l’opportunità di acquisire sgravi fiscali, esenzioni ed agevolazioni.

Il vantaggio di questo bonus è che il contratto di lavoro non risulta vincolante ai fini dell’ottenimento dell’incentivo; dunque, come è frequente, il contratto a tempo determinato  è sufficiente per il riconoscimento, purché sussistano tutte le altre garanzie economiche necessarie all’istituto di credito per il recupero del prestito. Il soggetto fino a 36 anni di età deve altresì possedere un ISEE non superiore a 40mila euro e di non possedere alcun altro immobile nello stesso Comune di ubicazione del secondo che usufruisce del bonus. Il titolare beneficerà dunque di: esenzione sul pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale; credito di imposta negli acquisti soggetti a iva; agevolazioni per l’accesso al mutuo.

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