Bonus cicogna da agosto a ottobre: chi può fare domanda

Si aprono per un mese le finestre di presentazione delle domande per il riconoscimento di un contributo a favore dei figli di questi lavoratori. I dettagli

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Bonus Cicogna 2023 (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nel dibattito pubblico, sullo sfondo delle condizioni economiche medie di questo Paese, a ben pensarci, si parte sempre dalla fine: si parla di pensioni. Sebbene giustamente se ne discuta perché in fondo l’Italia vede la popolazione anziana superare quella più giovane nel contesto dell’allungamento dell’età media, il rischio è che possa sfuggire di mano ciò che da  il senso alla presenza della prestazione previdenziale per eccellenza: ossia il lavoro.

Sì, perché il lavoro costituisce, nel bene e nel male, il pomo della discordia in chiave costituzionale. Ma non è del tutto inesatto che sia così: al contrario, fa parte della fisiologia del dibattito, giustificata dalla marcatura del lavoro a prima prerogativa costituzionale, la quale viene presa in carico dallo Stato per gettare le ideali condizioni di salvaguardia nei confronti dei suoi cittadini. Ma anche sotto questo aspetto, non è stata toccata l’origine, il prerequisito del welfare nazionale.

Bonus cicogna da agosto a ottobre: chi ne beneficerà

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Bonus Cicogna 2023 (Foto Adobe – pensioniora.it)

Insomma, risalendo al primo tassello del welfare italiano, bisogna porsi faccia a faccia col reale nodo discorsivo: le nascite. Come in qualsiasi altro Paese avanzato, l’Italia sta affrontando –  non certo da ieri – una crisi della natalità; ma a differenza degli altri contesti sviluppati ma in debito di demografia, i tratti della crisi, del problema delle nascite sono estremamente profondi e non certamente riconducibili ad un’esclusiva “crisi dei valori della famiglia”.

Quando si parla di nascite, occorre imbastire un’analisi di ordine sociologico ed economico (e qui, le pensioni possono venire in aiuto circa la comprensione e il senso delle ragioni). Dalla natalità, o meglio dalla voragine della natalità, si mette in moto un meccanismo di declino demografico che non nasconde il suo effetto boomerang in ambito economico, o meglio, previdenziale.

Bonus cicogna da agosto a ottobre: come richiederlo

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Bonus Cicogna 2023 (Foto Adobe – pensioniora.it)

Secondo l’attuale sistema contributivo delle pensioni, che regge tanto la pensione di vecchiaia, quanto il sistema di pensionamento anticipato della Quota 103, i lavoratori di oggi garantiscono l’elargizione degli attuali ratei pensionistici grazie alle trattenute contributive sui loro stipendi e compensi. Il calo delle nuove leve di lavoratori, accentuato dalla riduzione dell’accesso al mercato del lavoro e all’innalzamento dell’età pensionabile, pone l’atroce dubbio su chi “pagherà” le pensioni di domani.

È nota la sensibilità sull’argomento da parte del governo Meloni. Così come sono stati promossi e rafforzati gli incentivi indirizzati alle famiglie numerose, proprio nel mese di agosto di presenta la possibilità di richiedere il Bonus Cicogna 2023. La domanda si rivolge ai bambini nati o adottati nel corso del 2022; ma attenzione: il contributo è rivolto solo ai nuclei familiari di alcune categorie di lavoratori: dipendenti pubblici e lavoratori del Gruppo Poste Italiane, iscritti alla Gestione Postelegrafonici; pensionati provenienti da queste categorie.

Il bonus si traduce in un importo da 500 euro, e si può ottenere candidandosi al bando tra il 1 agosto e il 31 ottobre 2023. Pertanto, i nuclei che riceveranno il bonus sono quelli che rientreranno nella graduatoria da 680 posti disponibili. Nell’istanza andrà allegata anche la Dichiarazione Sostitutiva Unica, in quanto verranno presi in considerazione gli ISEE più bassi. La domanda via inoltrata tramite il sito INPS e l’accesso con SPID o CIE; oltre ai recapiti telefonici e email, viene richiesto l’IBAN per l’accredito della somma. L’INPS comunicherà successivamente il riconoscimento del bonus attraverso l’invio di un messaggio sms ai richiedenti interessati.

 

 

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