Problemi per Intesa Sanpaolo: adesso ci rimettono i clienti

La tassa sugli extra profitti confermata dal Governo sta ponendo degli interrogativi non da poco sul futuro dei conti correnti

aumento tassi di interesse Banca intesa
Banca Intesa (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Intesa Sanpaolo in questo non è da meno delle altre banche. A quanto pare Banca Intesa e Unicredit potrebbero essere gli istituti di credito maggiormente penalizzati dall’aumento dei tassi di interesse. A capo di tutto il meccanismo economico – finanziario, affatto semplice da comprendere per i neofiti della materia, c’è il tasso di inflazione talmente alto da essere quasi insostenibile per buona pare della cittadinanza europea.

Ed allora la BCE ha deciso di alzare i tassi di interesse riportandoli in psitivo, con la speranza che questo possa giovare ai correntisti. Dallo scorso anno, ovvero da quando questa politica europea è stata lanciata, sono state principalmente le banche a beneficiare dell’aumento dei tassi di interesse.

Non trasferendoli invece sui conti correnti ed i depositi bancari, i cui tassi sono rimasti bassissimi. La differenza tra questi due valori ha dato origine agli extra profitti delle banche, che sono riuscite ad incrementare la propria liquidità in maniera incredibile. Riservando però ai propri clienti ben pochi vantaggi aggiuntivi. Di conseguenza l’idea dell’ex Ministro dell’economia è stata salvata anche dall’attuale. Si parla da tempo di imporre un’aliquota sugli extraprofitti, ed adesso è arrivata. Quali sono le conseguenze.

Extra profitti ed Intesa San Paolo: cosa sta succedendo

aumento tassi di interesse Banca intesa
Salvadanaio (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Banca Intesa San Paolo è una come tante ad essere coinvolta in questo meccanismo. Ed è una di quelle che probabilmente potrebbe rimetterci maggiormente. La Bper ha raggiunto un calo del 9%, ma anche Intesa Sanpaolo ci è andata vicina. La tassa è del 40 per cento sul valore massimo del margine di interesse riferito all’anno di esercizio 2022, che eccede per almeno il 5% l’anno di esercizio 2021. La conseguenza sarebbe un’entrata miliardaria per l’esecutivo.

A detta del Governo questi soldi trattenuti dagli extra profitti delle banche dovrebbero servire a finanziare le Garanzie pubbliche per i mutui sulla prima casa e per la riduzione del cuneo fiscale, argomento caldo in questo periodo. In ogni caso la tassa ha un limite in proporzione agli introiti dell’esercizio 2022. Le banche la dovranno versare entro il 30 giugno 2024. Ovviamente le polemiche non sono poche, specialmente da parte degli istituti di credito. Tuttavia alcune perplessità sorgono anche dai clienti, che ad un primo sguardo dovrebbero essere favoriti.

Il rischio della tassa sugli extra profitti

aumento tassi di interesse Banca intesa
Salvadanaio (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

I clienti di Intesa Sanpaolo, così come di altre banche, hanno iniziato a temere di perdere alcuni vantaggi. Anche se sulla carta i guadagni pubblici dalla tassa sugli extra profitti andrebbe a vantaggio dei cittadini con minori risorse economiche, il rischio potrebbe essere che alla fine le banche cerchino di rientrare delle perdite annullando promozioni e vantaggi per i propri clienti. Con la paura che anche il canone per il conto corrente bancario possa aumentare annualmente, o che il mutuo a tasso variabile possa subire delle modifiche in negativo. Alla fine vale la regola d’oro: il banco vince sempre.

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