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Bonus e Incentivi

Novità assegno unico, cosa succederà da novembre 2023

Quali sono le notizie per l’assegno unico e universale provenienti dall’Inps, a novembre ci saranno dei cambiamenti

Assegno unico e universale (Foto Adobe – pensioniora.it)

L’Assegno unico e universale è il principale intervento a favore di genitorialità e della natalità in  Italia. La misura, versata dall’Inps su domanda presentata per via telematica sul portale dell’Istituto, ha riunito dal mese di marzo dello scorso anno in un unico beneficio  tutte le precedenti misure per i figli, dall’assegno di natalità a diverse agli assegni per il nucleo familiare, dalle detrazioni fiscali per i figli a carico al premio alla nascita,.

Unica eccezione rimane il bonus asilo nido che l’Inps versa separatamente su richiesta presentata del familiari del bambino. L’Assegno unico e universale è pagato  e calcolato in relazione alla composizione del nucleo familiare, all’età della prole e al valore Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) del nucleo familiare (minore è il valore Isee, maggiore l’importo dell’assegno). La presentazione dell’Isee va fatta contemporaneamente all’invio della domanda del beneficio e rinnovata periodicamente.

Assegno unico e universale che notizie per novembre

Isee (Foto Adobe – pensioniora.it)

Proprio in base alla documentazione economica, l’Istituto ha dato altri chiarimenti in rapporto alla gestione dell’istanza in presenza di Isee difforme. Con il messaggio numero 2856 del 1° agosto 2023, l’Inps ha esaminato la questione della gestione delle richieste con attestazioni Isee che presentano omissioni o difformità.

I richiedenti ricevono lo stesso la misura anche in presenza di Isee difforme, in quanto la dichiarazione è presentata ai fini del versamento. Ma l’Inps ha il diritto di richiedere i documenti necessari a dimostrare l’attendibilità e l’autenticità dei dati presenti nella certificazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente. Con il messaggio citato l’Inps evidenzia che a partire da settembre 2023 in presenza di Isee difforme saranno versati solo gli importi minimi.

Ma proprio per le difficoltà che si potrebbero riscontrare durante i mesi estivi nella regolarizzazione dell’Isee, l’Inps ha precisato con il messaggio numero 2913 dell’8 agosto 2023, che procederà ai pagamenti con gli importi minimi dell’assegno unico a partire dalla quota di novembre 2023. Quindi sarà possibile avere più tempo per coreggere eventuali difformità nella DSU presentata in precedenza.

Le modalità resteranno identiche: le famiglie coinvolte riceveranno una comunicazione attraverso PEC, mail o sms riguardo la variazione determinata dalla difformità del documento e invitate a correggere la situazione. Si può sanare l’omissione o  le irregolarità entro il 31 dicembre dell’anno della presentazione della DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) contenente la difformità.

Dopo la regolarizzazione il beneficio sarà pagato nella misura calcolata con l’Isee senza errori, successivamente saranno versate le integrazioni spettanti in base ai pagamenti al minimo ricevuti per Isee irregolare.

Cosa fare in questa situazione

Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

Quindi da novembre nell’eventualità di problemi nei documenti economici e patrimoniali presentati, le famiglie avranno avranno soltanto gli importi minimi previsti dalla legge, che sono per l’anno in corso di 54,10 euro per ciascun figlio, a fronte di un massimo per i nuclei familiari con Isee non oltre 16.215 euro di 189,20 euro per ogni figlio minore.

Come intervenire per risolvere la questione? Le modalità operativa sono diverse. Innanzi tutto si può correggere la DSU inviata in precedenza, da richiedere al Centro di assistenza fiscale (CAF) se è stato quest’ultimo a spedire la documentazione. Si può inviare, altrimenti, una nuova DSU corretta, utilizzando i canali normali.

Infine si possono presentare presso gli uffici territoriali Inps i certificati che attestano la completezza e la veridicità della documentazione Isee, in relazione al componente del famiglia a cui sono riferite le inesattezze presenti nell’attestazione comunicata.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano