Che ISEE serve per richiedere il bonus affitto

Come funziona il Bonus Affitto e quale ISEE bisogna possedere per riuscire ad ottenerlo? Facciamo luce su questi interrogativi

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bonus affitto requisiti 2023 (Foto Adobe-pensioni.it)

Il governo Meloni, sul finire del 2022 ed attraverso apposita Legge di Bilancio, ha prorogato vari bonus ed incentivi emanati in precedenza dal governo Draghi. Tra i tanti bonus è presente anche uno che riguarda i giovani che sono in affitto: si tratta di un incentivo per coloro che hanno un reddito basso e devono prendere in affitto un appartamento.

Il bonus affitto, come tutti gli altri bonus attivi nel nostro Paese, può essere richiesto ma solo se si possiedono determinati requisiti sia reddituali che anagrafici e, inoltre, l’agevolazione non è applicabile a tutti i tipi di immobili locati. Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti per poter ottenere il bonus e gli immobili a cui si applica.

Bonus Affitto, il requisito ISEE per poterlo richiedere

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bonus affitto requisiti 2023 (Foto Adobe-pensioni.it)

La prima cosa da dire è che il Bonus Affitto è dedicato ai giovani che hanno tra i 20 ed i 31 anni e hanno residenza nello stesso paese o città in cui è ubicato l’immobile locato. Rientrano nel Bonus Affitto anche gli studenti fuori sede che affittano una stanza singola, e non la casa intera, per recarsi in un’altra città e frequentare l’università.

L’agevolazione vale soltanto per le abitazioni singole e gli appartamenti e consente una detrazione del 20% delle spese per l’affitto per i primi 4 anni di validità del contratto e fino a un massimo di 2.000 euro l’anno. Oltre a questi requisiti il richiedente deve soddisfare anche il requisito reddituale.

Per poter richiedere il bonus bisogna avere un ISEE annuo non superiore a 15.493,71 euro mentre il canone d’affitto deve essere superiore ai 991,60 euro l’anno. E’ necessario, poi, che l’immobile sia intestato al giovane, e non a un adulto che ne faccia le veci o che si occupi di lui. In pratica l’abitazione non dev’essere riconducibile a nessun altro se non il giovane stesso.

Gli interessati dovranno richiedere il bonus all’Agenzia delle Entrate redigendo una dichiarazione specifica da presentare insieme alla dichiarazione dei redditi. La dichiarazione deve includere le informazioni del contratto d’affitto e il reddito annuo del richiedente. Come detto, poi, il bonus non vale per tutti gli immobili: non si può chiedere l’agevolazione per case inserite nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ovvero quelli di lusso o con valore storico-artistico. Sono anche esclusi gli immobili afferenti all’edilizia residenziale pubblica e la destinazione turistica.

Per la richiesta del Bonus Affitto è necessario compilare dei moduli, sempre a cura del locatore e proprietario, dopo aver stipulato l’accordo con l’inquilino. Proprietari e locatori di immobili accettano di ridurre mensilmente il canone di affitto ai propri inquilini che ne fanno richiesta.

Nel modulo online bisogna inserire i dati personali; firma digitale; codice fiscale; IBAN presso il quale si desidera ricevere il rimborso e i dati del contratto regolarmente registrato e la data di importo della rinegoziazione e riduzione, compreso il periodo concordato.
Tutte le domande possono essere inviate in completa autonomia, senza bisogno di un commercialista, previo inserimento dei propri dati personali all’interno del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo che il bonus non può essere richiesto per i contratti d’affitto transitori dal momento che uno dei requisiti per accedere al bonus prevede l’obbligo di spostare la residenza nel comune nel quale l’immobile è ubicato, cosa che non può essere fatta con un contratto transitorio che non può essere inteso come relativo alla prima casa.

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