Chi può avere 1.400€ da settembre col nuovo RdC

Ecco quali saranno i percettori che dal 1 settembre possono concorrere ad un accredito complessivo superiore a quanto prescritto dalle nuove regole

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Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Se possa sembrare un azzardo quello di parlare schiettamente di povertà in Italia, analogamente a molti altri Paesi dichiaratamente avanzati (specie in Occidente), in realtà si tratta di una realistica prova dialettica. Non deve stupire, infatti, una parola chiave del genere; anzi, a riprova di una condizione principe di ogni forbice sociale, basta semplicemente osservare i numeri nazionali riguardanti gli “ospiti” presso le mense dei poveri, così come i macrodati previdenziali narranti il flusso dei sussidi.

Che le regole del mercato possano rappresentare genericamente le cause di un lento e inesorabile crollo sociale, assieme a fattori endemici, ciò, ne conviene, può essere più di una possibilità; mentre risulta un dato stabile che esistano dei fatti che nel giro di pochi decenni hanno imposto un ritmo di sostentamento sempre meno alla portata dell’organizzazione di vita delle popolazioni.

Da settembre 1.400€ per questi percettori del nuovo RdC

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Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

In pochi anni, le crisi economiche scaturite da crisi globali di natura finanziaria, ma anche di carattere sanitario, come l’emergenza sanitaria da Coronavirus, fino alla escalation bellica su territorio ucraino, hanno influito in senso negativo nell’ostacolare le politiche dei governi nazionali e ad impedire a ripristinare sistematicamente le condizioni pregresse a tali crisi. Si tratta di fattori che hanno contribuito, al contrario, ad acuire situazioni di difficoltà che già si erano fatte sentire nel vissuto individuale dei cittadini.

Per questo, specialmente dopo le prime crisi finanziarie globali, anche dalla politica italiana è arrivato il chiaro messaggio di istituire un contributo che costituisse un reddito sicuro (seppur minimo) nei riguardi dei cittadini con scarsi orizzonti economici e professionali. Questo contributo è divenuto il noto Reddito di Cittadinanza, la cui istituzione ha di poco anticipato la crisi sanitaria dovuta ai contagi del virus Covid 19.

Come ricevere 1.400€ al mese col nuovo RdC

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Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Oggi, nella cornice della compagine di governo presieduta dal premier Giorgia Meloni, il RdC si avvia inesorabilmente alla cessazione, definitiva al 31 dicembre 2023. La data del 1° settembre è a tutti gli effetti uno spartiacque, in quanto, dopo il mese di stop rappresentato da agosto, sono rese attive le nuove misure sostitutive del Supporto Formazione Lavoro (SFL) e dell’Assegno di Inclusione (AdI).

La prima è destinata ai soggetti occupabili, cioè in grado di lavorare: soggetti tra i 18 e i 59 anni. Questi, una volta inoltrata la domanda, riceveranno un assegno mensile di 350 euro per 12 mesi, integralmente fruiti nella loro durata se i titolari sottoscrivano un patto sociale che prevede il contatto con almeno tre agenzie di lavoro, la frequenza di corsi di formazione e l’accettazione di un’unica offerta di lavoro.

La seconda, invece, è destinata ai soggetti non occupabili: minori, over 60 e disabili. Tale misura viene erogata per 12 mesi rinnovabili e consta di un contributo pari a 500 euro mensili (il medesimo importo del vecchio RdC). Attraverso l’inserimento del proprio nominativo nella piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa), i beneficiari del SFL possono attivare autonomamente il sussidio erogato dall’INPS.

A differenza del RdC, ogni fruitore della misura, all’interno dello stesso nucleo familiare, può godere dell’importo previsto. Pertanto, due coniugi parimenti beneficiari, possono dunque godere di 700 euro al mese; 1.050 euro, se è presente un figlio maggiorenne; fino a complessivi 1.400 euro mensili, se una famiglia presenta 4 soggetti tutti attivabili, anche non invalidi.

 

 

 

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