Cosa serve al Caf per avere il nuovo Reddito di Cittadinanza

Sta per partire la misura che prenderà il posto del Reddito di Cittadinanza (RdC) per gli occupabili, quali documenti presso patronati e caf

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Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ci siamo dopo tanta attesa sta per iniziare ufficialmente la possibilità di presentare le domande per la prestazione che prende il posto del Reddito di Cittadinanza (RdC) per gli occupabili, il Supporto per la formazione e il lavoro. Le domande potranno essere presentate a partire dal 1° settembre tramite il Sistema informativo per l’inclusione lavorativa e sociale (SIILS), piattaforma per ricercare il lavoro predisposta dall’Inps.

Questo nuovo portale sarà pienamente operativo proprio dal 1° settembre e l’iscrizione al SIILS rappresenta il primo step obbligatorio per quanti vogliono ottenere l’indennità. Infatti per avere il contributo economico di 350 euro per 12 mesi, questo primo passo è obbligatorio insieme all’attivazione del Patto di attivazione digitale con il quale i richiedenti dovranno indicare almeno 3 agenzie di lavoro o altri enti autorizzati, per ricevere proposte di formazione o di lavoro adatte ai profili professionali.

Nuova prestazione al posto del RdC, domande al caf

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Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

Per l’accesso alla piattaforma è necessario essere dotati di credenziali del Sistema pubblico di identità digitale (Spid), della Carta di identità digitale (Cie) e della Carta nazionale dei servizi (Cns). A questo punto si può sottoscrivere il Patto di attivazione digitale con la compilazione della Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, con l’indicazione delle agenzie del lavoro scelte e con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali.

Una volta effettuata la domanda, inizia la procedura per l’ottenimento del sussidio con la sottoscrizione, dopo quella del patto di attivazione digitale, del patto di servizio digitale. La domanda può essere presentata autonomamente seguendo le iscrizioni oppure tramite i patronati o a partire dal 1° gennaio 2024 presso i centri assistenza fiscale (Caf). Importante al momento della presentazione della richiesta, autorizzare alla trasmissione dei dati personali ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti di intermediazione.

I richiedenti saranno convocati entro 120 giorni, dopo la verifica dei datti e delle informazioni presentate e in possesso dell’Istituto stesso, per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato. A questo punto il richiedente dovrà aderire a uno dei programmi di politiche attive per il lavoro (attività di formazione, qualificazione, riqualificazione professionale, di orientamento e di ri-orientamento al lavoro, di accompagnamento al lavoro).

Indennità di partecipazione politiche attive lavoro

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Isee (Foto Adobe – pensioniora.it)

Una volta avviate queste attività formative partirà l’erogazione dell’indennità di partecipazione pari a 350 euro al mese per tutta la durata del corso o dell’attività, comunque non oltre i 12 mesi. Ricordiamo che il beneficiario del Supporto per la formazione e il lavoro, deve accettare un’eventuale offerta di lavoro congrua se non vuole perdere l’indennità.

Così come è obbligatoria la frequenza ai corsi individuati per continuare a fruire del beneficio economico. L’Isee familiare per poter accedere al Supporto deve essere non superiore a 6mila euro, così come il reddito familiare moltiplicato per il parametro corrispondente della scala di equivalenza definita ai fini Isee.

Quindi l’attestazione principale da presentare per ottenere l’indennità è quella Isee, la quale potrebbe essere già in possesso dell’Inps, che conferma il reddito posseduto e la composizione del nucleo familiare.

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